Per le vie di New York c'è una marea italiana
Per le vie di New York c'è una marea italiana Si corre la più famosa maratona del mondo Per le vie di New York c'è una marea italiana NEW YORK. Prenderà il via oggi alle ore 10,48 locali, le 16,48 in Italia, la più prestigiosa, famosa e importante maratona del mondo. E' quella della città della Grande Mela: nel 1970 al via si presentarono soltanto 180 atleti. E nessuna donna completò la classica distanza dei 42 chilometri. Stamane si avvieranno per le strade di New York in 26 mila. Partenza dal famoso ponte da Verrazzano, in State Island, sei le ore a disposizione per raggiungere il traguardo di Central Park, in piena Manhattan, dopo aver toccato anche i quartieri di Brooklyn, Queens e Bronx. E' questa di New York una maratona entrata ormai nell'antologia dello sport. Se non altro per il numero dei partecipanti, che rappresenta un record. Fred Lebow, ideatore e organizzatore, l'ha saputa portare in 22 anni a livelli unici. Di origine romena, ex bancario, Lebow - che negli ultimi anni ha lottato e sta lottando per sconfiggere un tumore al cervello - ha saputo trasformare una corsa a piedi in un affare. Il vincitore, rispetto ad altre manifestazioni, non porterà a casa un grande premio (26 milioni di lire e un'auto di grossa cilindrata), ma godrà di una popolarità unica, tale da assicurargli cospicui ingaggi da altre maratone per quattro anni. Quattro milioni sono i newyorkesi che scenderanno nelle strade per applaudire i protagonisti di questa corsa diventata l'avvenimento dell'anno per la città. Lo spettacolo, che 56 televisioni faranno vedere al mondo intero, è inserito nei festeggiamenti per i 500 anni della scoperta dell'America, a poche ore dalla disputa di un'altra gara, quella alla Casa Bianca. Ma cos'è che richiama tanta gente qui a New York, perché gli italiani, come i francesi, sono i più assidui frequentatori da anni di questa maratona? L'America, là grande organizzazione, il fascino di essere protagonisti di un fatto unico portano qui migliaia appassionati del Bel Paese. E' il segno del successo di una timida iniziativa che ha visto la luce sul finire degli Anni Settanta: oggi gli italiani al via saranno oltre duemila con un contorno di altre mille persone tra familiari, amici e accompagnatori. Il fatto si ripete ogni anno e provoca un giro di almeno sei miliardi di lire, considerando un costo media di due milioni a testa per la trasferta. Da sette giorni i Jumbo partono dall'Italia stracarichi, tre le compagnie aeree impegnate. Ben 14 sono gli alberghi che ospitano la marea tricolore: una Casa Italia gigante per dare assistenza a questi maratoneti. Tanti i campioni giunti a New York. Ad esempio, Orlando Pizzolato, qui vincitore due volte, Laura Fogli, 9 partecipazioni mai una vittoria ma sempre buoni piazzamenti, Gianni De Madonna, secondo nell'87, e Massimo Magnani. Spaghetti, formaggi italiani e vino piemontese per tutti vistò che la Regione Piemonte si è mossa unitamente alla Maratona di Torino che fa opera di propaganda per l'impegno del prossimo 25 aprile. Nella grande sfida due maratoneti italiani hanno qualche chance. Si tratta di Severino Bernardini di Credo, campione nazionale due anni fa, e di Walter Durbano. Bernardini e Durbano sono in grado di ben figurare: potrebbero portarci, almeno si spera, qualche piacevole sorpresa. Quest'anno la Maratona di New York non ha alla vigilia un favorito preciso. Almeno una decina sono i candidati alla vittoria e tra i migliori ricordiamo i messicani Cruz e Espinosa, il sudafricano Mtolo, il colombiano Platjes, il sudcoreano Wan Ki, il brasiliano Silva. Con Bernardini e Durbano merita attenzione il giovane monzese Luca Barzaghi. Tra le donne ecco la milanese Bettina Sabatini, che spera di riscattarere negli Usa l'amara delusione dei Giochi Olimpici di Barcellona. Nella lista delle migliori figura al 13° posto. Sul piano dei risultati è preceduta, tra le altre, dalla russa Markova, dall'australiana Martin-Ondieki e dalla giapponese Yamamoto. La corsa sarà seguita anche dalla tivù italiana. Diretta tv su Raiuno nel corso di Domenica In e conclusione su Raidue verso le 18,30. Attilio Monetti Alla Maratona di New York (a lato Il via sul ponte da Verrazzano) partecipano 26 mila atleti, tra cui duemila italiani: Bernardini (sopra) può piazzarsi fra i primi
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