Dietro al lancio di vermi «una battaglia sociale»
Dietro al lancio di vermi «una battaglia sociale» I giudici d'appello riducono le pene ai punk Dietro al lancio di vermi «una battaglia sociale» Per i tre anarco-punk che nel febbraio '91 lanciarono vermi sui consiglieri provinciali riuniti in Prefettura, ieri è stata una giornata di vittoria: la Corte d'appello ha riconosciuto che gli imputati hanno agito per motivi di particolare valore morale e sociale. Ha concesso ai tre un'attenuante e ha ridotto la pena da 7 a 5 mesi con la condizionale. Al processo, erano presenti il docente Mario Frisetti e l'universitario Enrico Maltese. Era assente l'altra universitaria, Claudia Martini. Le imputazioni: interruzione di pubblico servizio e oltraggio. Il blitz risale al 15 febbraio del '91 e ha- origine dal mancato accordo su una cascina occupata dai punk al Barocchio di Grugliasco. La Provincia, proprietaria dell'immobile, rifiuta di concedere i locali e ordina lo sgombero ai carabinieri. I ragazzi reagiscono, organizzano varie manifestazioni di protesta che culminano con il «gesto dadai- sta» durante la riunione del Consiglio. Apriti cielo. Scatta l'arresto dei tre responsabili e, pochi giorni dopo, la denuncia della Provincia. La Corte d'appello ieri ha accolto la tesi dei difensori Annoni e Catalano: un gesto dettato da motivi di particolare valore morale e sociale. Enrico Maltese e Mario Frisetti hanno detto: «La Corte ci ha capito. Lottiamo da anni per il Barocchio, senza chiedere fondi a nessuno». Mario Frisetti «I giudici hanno capito il senso della nostra battaglia al Barrocchio»
Persone citate: Annoni, Catalano, Claudia Martini, Enrico Maltese, Mario Frisetti
Luoghi citati: Grugliasco
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