Sciopero alla Satti

Sciopero alla Satti Sciopero alla Satti Per gli integrativi revocati trasporti fermi il 13 novembre I dipendenti della Satti sciopereranno dalle ore 8 alle 18 del 13 novembre. Lo hanno deciso i sindacati per protestare contro la decisione dell'amministratore delegato Enrico Buemi (che l'altro ieri si è dimesso dall'incarico per contrasti con componenti del consiglio d'amministrazione) di annullare, dal primo gennaio '93, 41 accordi integrativi siglati negli ultimi 20 anni. L'astensione dal lavoro è stata presa ieri, mentre il presidente prò tempore, Agostino Angeleri, il consigliere Mezzano e il direttore Notaro chiedevano all'assessore alle aziende partecipate, Andrea Galasso, di poter riprendere le trattative con il sindacato. «I delegati dei dipendenti si sono dichiarati disponibili a ragionare sugli accordi integrativi precendenti - ha spiegato Angeleri - ma per sedersi al tavolo chiedono che non ci siano condizioni precostituite». L'assessore ha consigliato la «sospensione» della lettera dell'ex amministra¬ tore delegato. Una proposta che i rappresentanti Satti ritenevano insufficiente per riprendere il dialogo con il sindacato. Così Galasso ha chiesto di consultare la giunta (martedì prossimo) prima di decidere il ritiro o l'annullamento del «provvedimento Buemi». Così ci si è aggiornati. Intanto, la querelle tra Angeleri e Buemi prosegue. Il primo dichiara che la situazione gestionale della Satti è pari a quella di tutte le aziende di trasporto pubblico, che non c'è una situazione di ingovernabilità dopo le dimissioni del presidente Pappacoda e dello stesso amministratore, che tutto il consiglio si è sempre ritrovato nell'esigenza di risanare il più possibile la macchina, ma su un piano concordato. Buemi critica la scelta del consiglio d'amministrazione dell'azzeramento delle cariche e quella della composizione della delegazione che si è presentata dall'assessore Galasso: «A che titolo era presente il consigliere Mezzano?».