Cuneo bussa al grande volley di Giorgio Barberis

Cuneo bussa al grande volley In vetta la rivelazione Alpitour sfida i campioni della Maxicono Parma Cuneo bussa al grande volley L'ex et azzurro Prandi valuta le due squadre «E' match senza pronostico, tutto da vedere» Nella pallavolo il Piemonte torna a sognare dopo otto anni: tanti ne sono passati dall'ultimo primato solitario in classifica del Cus Torino. E tocca alla squadra che ha raccolto l'eredità dei torinesi, l'Alpitour, tentare la fuga, sfruttando l'odierno anticipo casalingo (ore 15,30, diretta tv su Raidue dalle 16,15). Obiettivo: staccare l'altra squadra che è a punteggio pieno, la Maxicono Parma. Dopo sei giornate si ritrovano al vertice due formazioni il cui passato recente è molto diverso: nella scorsa stagione, mentre gli emiliani conquistavano il loro ennesimo scudetto, i cuneesi lottarono fino all'ultima giornata dei playout per evitare la retrocessione. Poi, nell'estate, le operazioni di mercato: gli arrivi dei bulgari Ganev e Kiossev, insieme con l'azzurro Petrelli, hanno rivitalizzato Cuneo, mentre Parma ha rinunciato a Renan Dal Zotto, uomo-squadra che Ravenna ha voluto nel suo organico. A pilotare otto anni fa il Cus Torino verso l'ultimo scudetto della sua storia era Silvano Prandi, il tecnico che avrebbe poi anche guidato la Nazionale azzurra al terzo posto olimpico di Los Angeles. Cuneese di San Benedetto Belbo, Prandi guarda con ovvia simpatia alla resurrezione piemontese. E analizza con freddezza i valori in campo. Dice: «Innanzitutto parliamo della Maxicono. E' difficile al momento valutare quanto possa pesare la partenza di Dal Zotto. Per saperlo bisognerà attendere la verifica di più match di un certo tipo, a partire da quello odierno. Bebeto, in teoria, ha in Michieletto l'elemento per sostituire Dal Zotto senza alterare l'assetto della passata stagione. Però, sovente viene schierato Giretto. Significa che il tecnico cerca anche altre soluzioni e varianti che la squadra potrebbe assimilare con difficoltà. Ecco perché occorre attendere per giudicare». «In quanto a Cuneo - prose- gue il tecnico, attualmente sulla panchina del Charro Padova -, il discorso è più complesso. Se si paragona questo inizio di torneo con la passata stagione, emerge una differenza davvero significativa, tale che il rinnovamento del sestetto non basta a spiegare. Probabilmente, l'Alpitour lo scorso anno ha raccolto meno di quanto avrebbe dovuto, così come stavolta sta ottenendo qualche cosa in più. Il calendario può averle dato una mano, anche se vittorie come quelle ottenute a Modena e a Brescia chiariscono i meriti della squadra di Blain». A disposizione del tecnico francese, oltre a Ganev, è arrivato Kiossev, bulgaro trentunenne, che a Prandi è sempre piaciuto molto. «Una decina di anni fa Zlatanov mi parlò di lui, che allora era poco più di un ragazzo - ricorda -. E' un giocatore completo e, dandogli le giuste motivazioni, può diventare elemento importantissimo a qualsiasi livello e in qualsiasi squadra». «In quanto a Ganev - prosegue -, è tra i cinque più forti opposti al mondo: al massimo si può cercare di limitare un giocatore come lui, perché pensare di fermarlo non ha senso. Le sue battute, i suoi attacchi, specie quelli dalla seconda linea, sono in grado di mettere in difficoltà chiunque. Ma nel discorso cuneese non bisogna dimenticare Petrelli, né Bellini o Mantoan o De Luigi. Tutti altrettanto importanti nell'economia del team». Dall'Alpitour alla Maxicono. E a Carlao, capitano del Brasile che ha vinto i Giochi di Barcellona. «E' lui il vero trascinatore della squadra parmigiana - sostiene Prandi -. In assoluto non ha nulla meno di Giani, altro grandissimo giocatore. Quando è ispirato, il che gli accade abbastanza frequentemente, Carlao diventa un vero problema per chi lo affronta. La sua utilizzazione da parte di Bebeto lo rende anche più importante e decisivo di quanto non sia nella nazionale brasiliana». Vincerà la maggiore maturità della Maxicono o la fresca determinazione dell'Alpitour? Silvano Prandi si limita a dire che «sarà un match tutto da gustare». Cuneo, intanto, vive la vigilia con entusiasmo: esauriti i biglietti da tre giorni, è pronta a festeggiare il primo pienone (4200 spettatori per un incasso di circa 80 milioni) del nuovo palasport, inaugurato quanto mai a proposito poco più di un mese fa. Giorgio Barberis Un club piemontese prova a riconquistare in solitudine il vertice dopo otto anni Biglietti esauriti da tre giorni GLI SCUDETTI DEGLI ULTIMI 20 ANNI Nella cartina le città che hanno vinto gli ultimi venti scudetti Nelle foto, Ganev (sin.) e Carlao