Agnelli: queste le qualità che salveranno il nostro Paese

Agnelli: queste le qualità che salveranno il nostro Paese New York, alla Columbia parla anche di elezioni: vincerà Clinton Agnelli: queste le qualità che salveranno il nostro Paese NEW YORK. Per proseguire il cammino europeo e giocare un ruolo «non secondario» nel post guerra fredda, l'Italia è chiamata oggi ad onorare impegni indifferibili: la riduzione del deficit, del debito pubblico e dell'inflazione e «la riforma di un welfare State ormai incompatibile con le risorse del Paese». Gianni Agnelli, presidente della Fiat, vede in uno sforzo di tutto il Paese «per superare l'attuale difficile situazione» l'unica strada per evitare la marginalizzazione «in un mondo alla ricerca di un nuovo equilibrio e di un nuovo ordine». «Con la fine del sistema bipolare internazionale - ha detto Agnelli in una conferenza sull'imprenditoria italiana alla Columbia University di New York, svoltasi per iniziativa dell'Ice, l'Istituto per il commercio estero, nell'ambito della campagna " '92 Discoverv of Italy" - l'Italia non è più un'area strategica di confine fra Est e Ovest». Nell'Europa che si incammina verso l'unificazione economica e politica, l'Italia può però ritagliarsi un ruolo non secondario: quello di «fattore di equilibrio ed amalgama tra le forti economie del Centro-Nord e le meno forti, ma non meno vivaci, economie del Sud». L'Europa, d'altra parte - ha ancora osservato Agnelli -, è la chiave per la presenza italiana nel mondo: ancora oggi «il 59 per cento delle nostre esportazioni ed il 58 per cento delle importazioni hanno come riferimento questo grande mercato». I forti legami con l'Europa ha proseguito il presidente della Fiat - non impediscono all'Italia di individuare altre aree di sviluppo: da un lato nell'area del Mediterraneo, «come crocevia tra l'Europa ed i Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente»; dall'altro nell'Est europeo, «come baricentro della rete di relazioni che possono legare l'Europa meridionale con gran parte di quella orientale». D'altronde, le prospettive di rapporti più stretti con Mediterraneo ed Est europeo possono essere molto incoraggianti: «Il sistema industriale italiano - ha aggiunto Gianni Agnelli può infatti portare tutta la sua esperienza in termini di flessibilità, adattabilità e capacità di stimolare fenomeni di imitazione». L'impegno dell'industria nazionale verso nuove direttrici di business coincide con «un momento particolarmente difficile per il Paese». Ma l'Italia può contare su alcune qualità di fondo che non sono mai mancate: e cioè, secondo l'avvocato Agnelli, la «grande vitalità imprenditoriale, la qualità delle risorse umane, la propensione al risparmio, il contesto sociale che ha sempre premiato chi sa prendersi rischi ed assumersi responsabilità». Sono le qualità - ha concluso il presidente della Fiat, ricordando che l'importanza del contesto europeo non deve far dimenticare l'apertura verso gli Usa - «alla base di quel modello industriale che è tipicamente italiano ed in cui si combinano poche grandi imprese e molte piccole aziende». In margine alla conferenza sull'Italia, una previsione politica: per il senatore Agnelli «i democratici hanno ormai vinto le elezioni in Usa». [r. e. s.]

Persone citate: Agnelli, Clinton Agnelli, Gianni Agnelli