«Retata» a Bruxelles di R. Cri.

«Retata» a Bruxelles «Retata» a Bruxelles Poliziotti bloccano per strada dieci studenti che «marinano» BRUXELLES. Il ragazzino o la ragazzina ha lo zainetto sulle spalle, in orario di lezioni. Ma, invece di essere sul banco di scuola ad ascoltare l'insegnante, gironzola pigramente per le vie cittadine, o si attarda nei grandi magazzini o, ancora, passa il tempo con le cuffie sulla testa, in un music shop. All'improvviso spunta un agente in divisa e sono dolori. Tempi duri, in Belgio, per gli studenti che hanno la cattiva abitudine di prendere la scuola poco sul serio. Per la seconda volta negli ultimi dieci giorni, infatti, la polizia di Bruxelles è stata impegnata in forze in un'operazione di vero e proprio «rastrellamento» del centro cittadino: unico risultato della vasta operazione, però, è stata la stesura di cinque diligenti verbali nei confronti di non altrettanto diligenti studenti accusati di aver marinato la scuola. Come accadde per la prima. anche la nuova mobilitazione degli agenti non era in effetti stata programmata per dare la caccia a pericolosi criminali ricercati oppure controllare i permessi di soggiorno degli extracomunitari, ma solo per cogliere in flagrante negli «shopping center» del centro coloro che avevano preferito alternative più divertenti alla routine delle aule scolastiche, alle lezioni di storia o di matematica. In totale - hanno riferito fonti al corrente dell'operazione nei minimi dettagli - i poliziotti hanno fermato dieci studenti sorpresi a vagabondare per la città, dopo aver tranquillamente marinato la scuola. I verbali di polizia, tuttavia, sono stati redatti soltanto per la metà dei ragazzini fermati. Anche nei confronti di questi ultimi «fuorilegge», non è comunque chiaro quale potrebbe essere l'imputazione. [r. cri.]

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles