Non vai a scuola? Ti mando il vigile

Non vai a scuola? Ti mando il vigile «Così toglieremo anche tanti baby-spacciatori dal controllo della mafia» Non vai a scuola? Ti mando il vigile II ministro Bompiani: intervengano i sindaci FIRENZE. Caccia agli evasi da scuola, interviene il ministro per gli Affari sociali, Adriano Bompiani. Il caso, sollevato nei giorni scorsi in un comune del Trapanese, dove il sindaco ha sguinzagliato i vigili sulle tracce degli alunni che disertano le elementari e le medie, ha trovato un autorevole interlocutore. Appunto il ministro Bompiani, che ieri ha espresso le sue idee chiudendo il convegno internazionale di Firenze, organizzato dall'Unicef, sul tema «I bambini di oggi, le città di domani». «I vigili urbani - ha detto il ministro - impegnati a fare esclusivamente le multe sono sprecati. A loro il sindaco potrebbe dare la facoltà di verificare perché un bimbo in età scolare è in strada alle dieci del mattino da solo. Il vigile - ha aggiunto il ministro Bompiani potrebbe fare una prima indagine, avvertendo i genitori e magari riportandolo a scuola». Il ministro Bompiani si allinea dunque all'idea lanciata dal sindaco di Salemi, nel Trapanese, dove l'evasione scolastica ha raggiunto punte altissime e preoccupanti. «Questo - ha aggiunto Bompiani - potrebbe avere conseguenze incredibili in città come Palermo o Napoli. In questo modo, infatti, lo Stato potrebbe sostituirsi alla mafia che oggi, con una rete capillare, tiene sotto controllo i bambini, stipendiandoli con due-trecentomila lire il giorno perché spaccino droga». «L'uso dei vigili è un'idea da valutare attentamente - ha detto il sindaco di Firenze, Giorgio Morales -; il mio non è né un sì né un no. Ci penseremo, analizzeremo attentamente la situazione». «Attendista» è anche la posizione del primo cittadino di Milano, Piero Borghini, che intende approfondire il discorso proprio con il ministro. Bompiani è comunque deciso, e ha lanciato questa sua nuova sfida all'evasione scolastica con forza, ricordando, tra l'altro, «che in Italia, bene o male, esiste ancora l'obbligo scolastico». Ancora Bompiani: «Dal 1887 i sindaci sono la prima ed unica autorità sanitaria dei Comuni. Potremmo far sì che diventino anche la prima autorità sociale». E' la seconda proposta del ministro: «Se diventasse legge, i sindaci potrebbero emettere ordinanze specifiche in questo settore e gestire così gli stessi vigili urbani». Nel corso dell'incontro con la stampa, Bompiani ha poi proposto una specie di «servizio civile» per i magistrati in pensione. «Ai sindaci va dato anche il personale, assistenti sociali e non solo. Non è detto che essi debbano essere per forza dipendenti del Comune - ha concluso -, possono essere anche dei volontari. I magistrati in pensione, ad esempio, potrebbero risultare utilissimi in un servizio sociale». [r. cri.] Sopra, il ministro per gli Affari Sociali, Adriano Bompiani Sotto, il sindaco di Firenze, Giorgio Morales Sopra Piero Sopra, Piero Borghini, primo cittadino di Milano

Persone citate: Adriano Bompiani, Giorgio Morales, Piero Borghini, Piero Sopra

Luoghi citati: Firenze, Italia, Milano, Napoli, Palermo, Salemi