Una tangentopoli per Miss Dollaro

Una tangentopoli per Miss Dollaro WASHINGTON La donna che firma i biglietti verdi collaborò ai massimi livelli anche con Reagan Una tangentopoli per Miss Dollaro Accusata di corruzione la tesoriera della Casa Bianca WASHINGTON. Un inaspettato imprevisto potrebbe mettere i bastoni fra le ruote di Bush nella volata finale alla Casa Bianca. Con una irruzione degna dei tempi del proibizionismo, il Federai Boureau of Investigation (Fbi, la polizia federale americana) ha passato ieri al setaccio la casa a Washington di Catalina Vasquez Villalpando, la donna che dal 1989 appone il suo autografo in calce ai biglietti verdi più famosi del mondo: i dollari stampati dall'istituto di emissione degli Stati Uniti. La Vasquez Villalpando, cinquantadue anni, collabora da dodici anni ai massimi livelli con le Amministrazioni di Ronald Reagan prima e di George Bush poi, ed è stata nominata al suo attuale posto (con l'incarico di supervisionare e garantire le emissioni di moneta) dall'attuale Presidente in persona. Da qui il forte rischio, per Bush, che lo scandalo si riverberi su di lui. Il tesoriere statunitense, la cui firma appare nell'angolo in basso a sinistra dei biglietti emessi dalla Federai Reserve, ò finita nei guai per aver ricevuto numerosi versamenti dal suo precedente datore di lavoro, la «Communications international», dopo aver assunto il suo incarico presso l'Amministrazione del presidente George Bush. Secondo le indagini fin qui condotte dagli agenti federali, le somme che la Villalpando ha ricevuto sotto forma ufficiale di «bonus» e «rimborsi spese» dalla società sarebbero stati pagamenti per «favori» ottenuti grazie alle sue conoscenze. La «Communications international» è la ditta che durante la guerra del Golfo installò il sistema di comunicazioni militare. Oltre alla Villalpando e finito nel mirino del Federai Bureau of Investigation anche un alto funzionario della società (che ha la sua sede centrale a Norcross, in Georgia): per que¬ sto, il raid degli agenti è stato esteso anche agli uffici di Washington della «Communications international» e a tre altri indirizzi nella capitale e fuori. Le perquisizioni sono state eseguite in esecuzione di mandati che ipotizzano una lunga seria di reati: estorsione, frode, corruzione di pubblico ufficiale, associazione per delinquere. L'amministratore delegato della società, Joe Profit, ha però negato che la «Communications international» possa essere coinvolta in un tentativo di corruzione. «Non ne so niente, mi hanno solo detto che dovremo testimoniare», è stata la sua unica dichiarazione. La Villalpando è una vecchia conoscenza del partito repubblicano: nella Casa Bianca dei tempi di Reagan, il tesoriere Usa ora sotto inchiesta ha fatto parte dell'ufficio del personale della Presidenza ed è poi diventata assistente speciale del Presidente per le relazioni pubbliche. Ma il tesoriere di Bush non è l'unica ad avere conoscenze nei corridoi della Casa Bianca: una buona fetta degli impiegati della «Communications international» ha infatti stretti legami con esponenti delle Amministrazioni Reagan e Bush. Un altro impiegato di origine ispanica ha lasciato per alcuni mesi il suo incarico presso la società per diventare il direttore delle relazioni con gli ispanici nella campagna per la rielezione di Geroge Bush e Dan Quayle. In attesa di conoscere il suo destino, la Villalpando, che non è stata ancora ufficialmente incriminata, ha immediatamente richiesto di essere sospesa a tempo indeterminato dal suo incarico. [e. st.] u particolare un biglietto 100 dollari

Luoghi citati: Georgia, Stati Uniti, Usa, Washington