Tangenti a Varese, inquisito Zamberletti

Tangenti a Varese, inquisito Zamberletti Avvisi di garanzia per altri 4 parlamentari: Caccia (de), Didò e Buffoni (psi), Mombelli (pds) Tangenti a Varese, inquisito Zamberletti L'accusa ipotizza corruzione, concussione, ricettazione Vex ministro: forse un contributo versato alla de VARESE. Un'altra mazzata, la più violenta, a poco più di un mese dalle elezioni. Dal palazzo di Giustizia, in un colpo solo, ben cinque informazioni di garanzia al palazzo della Politica: tre deputati, un senatore, un europarlamentare: Andrea Buffoni (psi), Paolo Caccia (de), Luigi Mombelli (pds), Giuseppe Zamberletti (de), Mario Didò (psi). I provvedimenti sono firmati dal sostituto procuratore Agostino Abate. Le posizioni sono diverse, ma le ipotesi di reato vanno dalla corruzione, alla concussione, alla violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Per Varese, che in cinque mesi ha visto entrare nel carcere dei Miogni già 30 tra ex sindaci, assessori e consiglieri comunali, quella di ieri è stata una giornata da choc. Lo stesso che devono aver provato i cinque parlamentari. L'ex ministro Zamberletti ammette: «Sono meravigliato, ma sereno. Fiducioso nella magistratura e nel parlamento». E dopo Zamberletti, Paolo Caccia: «I reati ipotizzati sono del tutto insussistenti. L'iniziativa giudiziaria segue una tesi precostituita». E in serata si sono aggiunti i commenti degli altri tre parlamentari con informazione di garanzia. Per Caccia, che già aveva ricevuto una informazione di garanzia, l'ipotesi di reato si limita alla violazione della legge sul finanziamento pùbblico dei partiti. Così per Didò. Così, ma hanno anche altre contestazioni, per Mombelli e Zamberletti. La violazione, raccontata da altri imputati della Tangentopoli varesina, sarebbe collegata ad una riunione preelettorale nella sede dell'Unione Industriali. Qui si sarebbe discusso il finanziamento della campagna elettorale di de, psi, pri e pli. Poi, però, deputati e senatori eletti non l'avrebbero denunciata a Camera e Senato. Il giudice Abate ha già sentito come testimoni alcuni candidati non eletti. E avrebbero confermato il finanziamento. Il sospetto è sul perché le somme non sono state denunciate e se, per caso, la stessa violazione si è verificata anche con altri finanziamenti. Da Zamberletti una mezzo riscontro: «Suppongo si tratti di un contributo che sarebbe stato versato al mio partito dall'Unione Industriali di Varese e di fatti da me compiuti, o ad essi connessi, nella mia qualità di ministro per la Protezione civile in occasione di interventi urgenti di competenza del governo». Per l'ex ministro, che la scorsa settimana ha rifiutato il posto di capolista de per le prossime elezioni comunali del 13 dicembre, le ipotesi di reato sono anche corruzione e concussio¬ ne. Concussione in concorso con Augusto Rezzonico, ex senatore de. Il reato sarebbe stato commesso per la costruzione di un depuratore anti-atrazina a Lonate Pozzolo, avviato nell'87 con un intervento urgente del governo, periodo in cui Zamberletti era ministro della Protezione civile. Quattro le ipotesi di reato per il socialista Andrea Buffoni, che a Montecitorio è vicepresidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere. Corruzione, concussione, ricettazione e favoreggiamento. Quest'ultima, favoreggiamento, sarebbe nei confronti di Carlo Fachini, già segretario socialista di Varese e assessore regionale, con l'assessore de Vittorio Caldiroli. Corruzione e concussione vuol dire tangenti per appalti di opere pubbliche, collegate anche al progetto «Malpensa 2000». Corruzione anche per il deputato del pds Luigi Mombelli, per tangenti pagate per la costruzione di un parcheggio e di un complesso residenziale. A Mombelli è contestata pure la violazione del finanziamento pubblico dei partiti. Ed è il primo pidiessino, ad entrare in questa Tangentopoli. Così, tra informazioni di garanzia ed arresti, i partiti sotto inchiesta aumentano: dopo de, psi, pli e pri, si aggiunge il pds e fanno cinque. Il tutto a poco più di un mese dal voto, mentre i partiti sono alle prese con le liste e nomi da presentare. E nella città di Bossi il vento è sempre più leghista. In campagna elettorale, come grande alleato, hanno le manette e l'inchiesta. Giovanni Cerniti A fianco Mario Didò (psi) Più a sinistra, Giuseppe Zamberletti ex ministro de

Luoghi citati: Lonate Pozzolo, Varese