Roma divisa sulla crociata contro i viados di Francesco Grignetti

Roma divisa sulla crociata contro i viados Da stasera transenne e pattuglie di vigili al Villaggio Olimpico per frenare la prostituzione Roma divisa sulla crociata contro i viados II quartiere trasformato in isola pedonale dalle 20 alle 3 Fiaccolata degli abitanti per festeggiare la «liberazione» ROMA. Transenne, vigili urbani e autopattuglie contro i viados brasiliani: il Comune di Roma prova a risolvere il problema di un quartiere, il Villaggio Olimpico, afflitto da torme di automobilisti alla ricerca del sesso trasgressivo. Un'impresa difficile, questa del Campidoglio, che rasenta la crociata antiomosessuale, ma obbligata dalle proteste dei cittadini. E quanto sia disperato l'amministratore pubblico, lo dice Enzo Forcella, giornalista, indipendente di sinistra, assessore alla Trasparenza: «La soluzione delle transenne non mi convince, mi sembra maldestra. Ci vuole un intervento più complessivo. Al limite, si riaprano le case chiuse. Io sarei d'accordo persino a far costruire un quartiere a luci rosse come ci sono ad Amsterdam o Amburgo». E' un problema esplosivo, infatti, questo dei transessuali al Villaggio Olimpico, che esce dal folklore e diventa cronaca nera. Sono appena un centinaio, i viados che stazionano sui marciapiedi, tutta la notte, con aria sfrontata. «Donne» seminude, pronte ad ogni esibizionismo, rumorose e invadenti. Ma per vedere, per toccare, e appartarsi, arrivano migliaia di persone ogni sera. E con i viados non ci sono soltanto i caroselli di automobili, gli stereo a tutto volume, le voci marcate dei bulli di periferia. Ci sono anche gli spacciatori, i violenti, i malavitosi. Si scatenano risse e pestaggi. Trionfa la droga. E gli abitanti del quartiere non ce la fanno più. «Siamo giunti al massimo ha raccontato una giornalista del "Messaggero" che abita nella zona - con siringhe striate di sangue che ritrovi da tutte le parti, infilate sugli alberi come una freccetta, frammista al mare rosso dei profilattici usati». La Circoscrizione, guidata da una giunta di sinistra (laici, psi, pds, Verdi, Rifondazione), s'è mossa. L'idea del presidente circoscrizionale Roberto Alagna, psi, è di fare un'isola pedonale che isoli il quartiere per tutta la notte. «Chiudiamo dalle 20 alle 3 del mattino - dice - e forse risolviamo il problema. Non credo proprio che faranno la fila al varco, aspettando che i vigili tolgano le transenne. E senza auto, i viados se ne andranno su qualche altro viale». A protestare, finora, sono stati solo i democristiani. Hanno diffuso un comunicato con cui bollano l'iniziativa come «populista, demagogica, antidemocratica e anticostituzionale». Ma il presidente Alagna sbuffa e alza le spalle: «Ora che sono all'opposizione, non gli va bene nulla». Stasera dunque i vigili scendono in campo. Ma la decisione di fronteggiare con le transenne i transessuali non è che piaccia troppo in Comune. Soprattutto a sinistra, tra quelli stessi che hanno deciso l'intervento. Renato Nicolini, ad esempio, deputato del pds e consigliere comunale, è disgustato e non fa nulla per nasconderlo: «Io trovo il tutto un po' incivile. Non considero questa decisione degna della sinistra. Tra l'altro è del tutto inutile. Dirò di più, la trovo una decisione grave. No, non mi piace proprio questo correre dietro agli umori più viscerali del malcontento piccolo borghese». E i Verdi? Che hanno da dire gli ecologisti, quasi tutti ex-radicali o ex-demoproletari? Sono spaccati. «La situazione era insostenibile - sostiene il capogruppo Loredana De Petris - e la circoscrizione ha fatto bene ad intervenire. La libertà di vendere il proprio corpo non può restringere la libertà degli altri cittadini. Ma come fa una donna sola a rientrare in casa, in mezzo a quel caos? Meglio così che con le retate di polizia». Di diverso avviso è Athos De Luca, altro consigliere Verde: «Non mi piace. E' il fallimento di una politica di tolleranza. Dovremmo vergognarci, nessuno può esserne entusiasta. Se accettiamo il principio di scacciare i viados, domani toccherà ai marocchini, e poi chissà a chi altro. I cittadini hanno tutte le ragioni a protestare. Ma permettete, questa soluzione non mi piace lo stesso». C'è anche un altro Verde, lo scissionista Oreste Rutigliano: «Io non ho proprio nulla contrq, le prostitute. Figurarsi, fanno parte del panorama della Roma notturna. Andrebbero protette come parte del paesaggio felliniano. Però al Villaggio Olimpico qualcosa va fatto. Non si può più andare avanti così». Rutigliano si dice «stupefatto» solo di una cosa: del lassismo delle autorità sanitarie e di pubblica sicurezza. «Ci sono colonne di mille macchine a sera, tutti a correre verso il contagio dell'Aids. Trionfa l'analfabetismo sanitario. Ecco, mi scandalizza che si obblighi alla quarantena il sospetto portatore di colera e non si fa nulla per un'infezione ancor più pericolosa». Nel momento in cui le prime autopattuglie monteranno la guardia al quartiere, però, in strada ci saranno anche gli abitanti. Tutti con una fiaccola in mano per festeggiare. E non solo. Verranno quelli del Mit (movimenti italiano transessuali, che dice di avere 12 mila iscritti in Italia) per spiegare le ragioni dei transessuali nostrani: «La colpa è dei viados brasiliani che sono senza pudore», sostiene la portavoce Roberta Franciolini. Ci sarà anche il grande trionfatore di questa storia, il missino Teodoro Buontempo: «Quando ho sollevato questo problema, mi hanno chiamato razzista. Adesso dico che l'isola pedonale è un'idiozia. Bisogna affrontare il problema senza troppe delicatezze e sofismi. Non vogliamo le case chiuse? Ma lì almeno farebbero visite mediche per tutti. Chi è malato, sia curato. E poi pugno duro contro i Paesi esportatori di prostituti e prostitute sieropositive». Francesco Grignetti L'assessore Enzo Forcella: «Meglio riaprire i bordelli» Per Nicolini (pds) un gesto «incivile e del tutto inutile» Sotto: fila di viados. A sinistra, l'assessore comunale Enzo Forcella: meglio riaprire le case chiuse che transennare un quartiere

Luoghi citati: Alagna, Amburgo, Amsterdam, Comune Di Roma, Italia, Roma