Venezia, assessore in cella

Venezia, assessore in cella Venezia, assessore in cella E' un de fedelissimo di Bernini Una discarica l'ha messo nei guai VENEZIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'assessore regionale all'ambiente Camillo Cimenti, democristiano doroteo, è stato arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri, a Palazzo Ferro Fini, sede del consiglio regionale del Veneto. E' l'arresto numero trenta e gli indiziati di reato nella tangentopoli veneta salgono così a 72. L'accusa per Cimenti è di tentata concussione: avrebbe negato l'autorizzazione a una discarica di rifiuti da 50 mila metri cubi, a Sona, nel Veronese, per costringere il proprietario del terreno a cederlo, in modo che la discarica potesse essere assegnata a persona più gradita. In seguito l'autorizzazione era stata data, attraverso una delibera della giunta regionale, ma per una discarica con dimensioni dimezzate. Al proprietario sarebbe stata avanzata da intermediari anche una richiesta di denaro. E' stato lo stesso proprietario, Gianni Savoia, a denunciare il fatto, dopo dodici anni di este¬ nuanti tira e molla. L'arresto è stato ordinato dal giudice delle indagini preliminari Gioacchino Termini, su richiesta del sostituto procuratore Carlo Nordio. Altre 15 informazioni di garanzia per abuso d'ufficio sono state inviate ad altrettanti politici e funzionari dell'ente. Cinquantatré anni, vicentino, piglio decisionista, Cimenti è l'uomo politico più vicino all'ex ministro Carlo Bernini. E' stato ribattezzato «il gran regista delle cave»: è lui che stabilisce chi, dove e come si può aprire un'attività di escavazioni, che un domani diventerà una remunerativa discarica di rifiuti; è lui che decide quale Comune destinare a questo o quell'impianto, in pratica governando le sorti di questo enorme affare. Ieri, nel vedersi piombare i carabinieri in ufficio, l'assessore ha esclamato: «Ancora?». Da qualche mese, da quando l'ex ministro Carlo Bernini è stato raggiunto da un'informazione di garanzia per corruzione e violazione del finanziamento pubblico dei partiti, il suo nome - in quanto amico ed ex collega di giunta - torna ciclicamente come uno dei possibili nuovi casi da inchiesta. Due giorni fa, dopo tanto parlare, è arrivata l'informazione di garanzia «annunciata», insieme a quelle per l'ex presidente della giunta regionale Franco Cremonese e per l'ingegner Giambattista Furlan: una storia di incarichi professionali con tre delibere che sembravano fatte su misura per l'ingegnere. Adesso c'è questo arresto per la discarica: tutto in una volta. E l'assessore non ci voleva credere. Mario Lollo L'ex ministro Bernini

Luoghi citati: Sona, Veneto, Venezia