La Kappa fa l'esame a Cade

La Kappa fa l'esame a Cade Basket: ieri è arrivato l'americano che potrebbe sostituire Melnik La Kappa fa l'esame a Cade E' un 'ala-pivot di 21 anni e 208 centimetri «Giocate duro, ma non mi tirerò indietro» Ecco Anthony Cade, il pivot che la Robe di Kappa ha chiamato dagli Usa per cercare di dare una scossa produttiva alla squadra. La formazione torinese è reduce da quattro sconfitte, ha molti giocatori infortunati e, soprattutto, non ha ottenuto finora dal lettone Igor Melnik quanto era lecito attendersi. Dunque, bisogna cambiare rotta. Per questo il manager Caglieris e il coach Danna hanno deciso di convocare per un provino un giovane centro americano che avevano visto in estate durante un camp di Detroit. Anthony Cade, 21 anni, nero, è arrivato ieri mattina dall'Oklahoma a Torino dopo dieci ore di aereo. Capelli cortissimi a sfumatura altissima (come Vincent), baffetti appena accennati, muscoli e centimetri (208) quanto basta. Cade ha tradito stanchezza ma anche un po' di timidezza per un'esperienza che potrebbe cambiargli la vita. Giorni fa è stato «tagliato» dai Pistons, che l'avevano sottoposto a un provino. «Sono venuto in Italia - ha detto laconicamente Cade - perché me ne hanno parlato bene. Non conosco il vostro Paese, né ricordo molto di Vincent, ma so che nel vostro campionato ha giocato anche McAdoo e che è ancora in attività Dawkins, due nomi che sono stati molto importanti anche negli States». Perché proprio l'Italia? «Semplicemente perché Torino mi ha fatto questa offerta, che per me può già essere importante, anche economicamente». Magari per farsi le ossa e poi ritentare con la Nba... «Non è detto. Per adesso il discorso con i professionisti è chiuso. Sono qui per farmi valere e magari per restarci a lungo, se mi vorranno e se l'Italia mi piacerà». Ma la sua avventura a Torino non è cominciata nel modo migliore. Forse per un colpo di freddo, Cade ha accusato febbre, nausea e conati di vomito. Ciononostante ha partecipato all'amichevole della Kappa contro Desio, mettendo in mostra - nei pochi minuti in cui è stato impiegato - ottimi movimenti offensivi e buona presenza sotto le plance. Le incognite, tuttavia, non mancano: la giovane età (21 anni, come Abbio) e la quasi totale inesperienza per un basket che non sia quello universitario Usa. «Non è vero che non so nulla del vostro gioco - dice -. In passato ho fatto una tournée con una selezione americana in Francia, a Lione, dove mi sono subito reso conto che qui in Europa si gioca molto più fisicamente che da noi. Per me non è proprio un problema, perché non temo il contatto atletico». A giudicare dai suoi bicipiti, c'è da credergli. Originario di New York, celibe, Cade ha frequentato lo Junior College di Seminoie e avrebbe dovuto trasferirsi quest'anno alla University of Oklahoma. Di fronte alla chiamata della Kappa ha però preferito interrompere gli studi. «Le mie qualità tecniche? Me la cavo bene a rimbalzo, ma mi piace anche concludere dai 3-4 metri. E in difesa non mi faccio imtimorire da nessuno». E' anche dotato di buona elevazione e passa bene la palla. Sembra dunque il giocatore non molto appariscente ma concreto di cui ha tanto bisogno la Kappa. «Io e Caglieris - dice il coach Danna - lo avevamo visto giocare la scorsa estate in due partite a Minneapolis, con la maglia dei Pistons. Ci appuntammo il suo nome proprio per le sue doti di rimbalzista e difensore. Voglio precisare subito che non si tratta di un centro puro, né certamente di una stella. Ma a noi serve un giocatore affidabile, che sappia difendere e non sciupi nulla». Se i test tecnici e fisici di Cade saranno positivi, la società torinese potrebbe tesserarlo già per il match casalingo di domenica contro la Panasonic (ma dovrà farlo entro le 12 di domani), oppure decidere più avanti, magari aspettando gli ultimi tagli della Nba, la prossima settimana. La Kappa non farà comunque follie economiche: se infatti è vero che il contratto di Melnik potrebbe essere rilevato da una squadra turca, i problemi di bilancio restano, per cui l'eventuale ingaggio di Cade non supererà i 150 mila dollari. Giorgio Vìberti Anthony Cade è originario di New York ma giocava nell'Oklahoma ed è reduce da un provino a Detroit