Sfruttavano venti nigeriane

Sfruttavano venti nigeriane In carcere i gestori di due alberghi dove alloggiavano le prostitute Sfruttavano venti nigeriane Al Giulio Cesare e all'Edelweiss avvenivano gli incontri delle ragazze con i clienti Un racket di giovani prostitute nigeriane anche a Torino? Un'operazione dei carabinieri della procura della Repubblica ha confermato che esiste ed è ramificato più di quanto si possa immaginare. Dopo mesi d'indagini sono stati arrestati i gestori di due alberghi, Franco Corvasce, 37 anni, e la convivente Elena Martinez, 31 anni, entrambi residenti in via Saluzzo 90. Il Corvasce e la Martinez sono rispettivamente proprietario e gestrice degli hotel «Giulio Cesare», in via Rivarolo 3, ed «Edelweiss», al terzo piano di via Madama Cristina 34, già chiusi per varie settimane in passato. Le accuse sono di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. I due ospitavano nei loro alberghi circa 20 immigrate extracomunitarie di origine nigeriana: avrebbero preteso dalle ragazze non solo il pagamento della camera (dove alloggiavano anche in quattro o cinque in indicibili condizioni igieniche) ma anche una percentuale sugli «incontri» che le donne avevano nel corso della giornata. Il Corvasce aveva installato un impianto televisivo a circuito chiuso per contare tutti i «passaggi» delle sue ospiti. Le ragazze, alcune anche minorenni, arrivavano a Torino via Milano, «importate» da un'organizzazione nigeriana che poi le distribuiva in tutta Italia. Tutte provenienti da Lagos e Benin, le due maggiori città del Niger. Le giovani entravano clandestinamente in Italia ignare del destino che le attendeva. Pensavano di dover fare le cameriere, ma presto scoprivano, a botte e calci, che per riavere il passaporto bisognava pagarlo: da 20 a 40 milioni a seconda dell'età e dell'avvenenza. Adesso molte collaborano con i carabinieri e le loro storie stanno consentendo di ri¬ costruire l'intera organizzazione. Le indagini su Franco Corvasce ed Elena Martinez sono cominciate nell'agosto scorso, dopo l'arresto, avvenuto a Milano, di due cittadini nigeriani con regolare permesso di soggiorno in Italia, Kenneth Okoroafor e Cecilia Chika Okafor. La coppia aveva un'insospettabile copertura: dipendenti di una ditta di cosmetici che comprava le materie prime in Niger. I due nigeriani ricorrevano ad ogni stratagemma per far entrare nel nostro Paese, via Olanda o Jugoslavia, le loro connazionali: c'erano anche «viaggi nei luoghi santi della terra cristiana». Da mesi i carabinieri controllavano i gestori del Giulio Cesare (nella foto) e dell'Edelweiss, già chiusi in passato per alcune settimane: il proprietario Franco Corvasce avrebbe controllato i passaggi dei clienti con un sistema di telecamere a circuito chiuso

Luoghi citati: Italia, Jugoslavia, Lagos, Milano, Niger, Torino