Colpa del boiler killer

Colpa del boiler killer In pretura a Susa il processo per i cinque morti a Claviere Colpa del boiler killer Idue operai che montarono l'impianto difettoso: solo esecutori di ordini I parenti delle vittime insistono per ottenere un adeguato risarcimento Due testimoni chiave al processo per le morti di cinque giovani avvelenati dall'ossido di carbonio in un alloggio di Claviere. Ieri a Susa davanti al pretore Foiano si è svolta la seconda udienza del processo per quei cinque morti: Laura Bonamico, torinese, e Giuseppe Castelli Dezza, di Milano, Augusto Ferri, Giovanni Tomolo, Nicola Molnar (tutti di Pisa), deceduti il mattino del 2 gennaio 1990. I due testimoni sono Sante Vizzari e Pietro Celestino, gli operai che montarono i tubi di scarico dello scaldabagno a gas. Secondo l'accusa quel condotto di scarico non rispondeva alle norme di sicurezza sugli impianti: in particolare quei tubi non consentivano il necessario tiraggio, con rigurgito e ristagno dei prodotti della combustione all'interno dell'alloggio. Inoltre il diametro del condotto era insufficiente, e lo sbocco non era protetto dal dispositivo antivento che elimina la formazione di correnti contrarie e l'entrata dell'acqua piovana. I due testimoni hanno dichiarato: «Nel realizzare quell'impianto abbiamo eseguito alla lettera le istruzioni di Arnaud». Giacomo Arnaud (difeso dagli avvocati Chiusano e Festa) è l'installatore dell'impianto di scaldabagno, imputato di omicidio colposo insieme con Renato Piccoli (avvo¬ cato Minni) e la moglie Maria Gabriella Paola (avvocato Anfora), i proprietari dell'alloggio in cui avvenne la tragedia. «Piccoli non c'entra - hanno specificato i due operai -. Gli ordini li abbiamo presi solo da Arnaud». Dopo è stata la volta della dottoressa Moreau, medico di Monginevro. Quella mattina entrò per prima nell'alloggio di Claviere: «Ho provato subito a rianimare uno dei ragazzi, quello più vicino alla porta. Ma non c'era niente da fare, era già in coma. Gli altri invece erano già morti da qualche minuto». A fine mattina sono state sentite anche le parti civili (rappresentate dagli avvocati Zaccone e Borasi). I parenti delle vittime hanno spiegato le attività svolte dai loro congiunti (quasi tutti studenti universitari) e le loro prospettive di lavoro: servirà a quantificare il danno che dovrà essere risarcito alle famiglie. La prossima udienza udienza si svolgerà il 2 dicembre: verranno sentiti i periti. e o i l a o a , i 2 e i i mmmmmmmm Giacomo Arnaud, l'installatore

Luoghi citati: Claviere, Milano, Susa