Palagiustizia, continua la paralisi di Roberto Condio

Palagiustizia, continua la paralisi Nessuna schiarita per gli operai licenziati che proseguono nello sciopero Palagiustizia, continua la paralisi Vertice a Roma e manifestazione in Prefettura Nessuna schiarita sul caso dei dipendenti della Rizzani de Eccher impegnati nei lavori del terzo lotto del Palagiustizia e minacciati martedì di licenziamento. Mentre negli altri cantieri si continua a lavorare regolarmente, ieri, secondo giorno dello sciopero ad oltranza, i 64 operai in pericolo (21 lettere sono già pronte e altre 20 potrebbero partire entro un mese) hanno presidiato l'ingresso di via Cavalli dopo aver appeso tre cartelli per rendere pubblica la loro protesta: «Sciopero in difesa del posto di lavoro», «Siamo fermi per avere un incontro con l'impresa» e «No alla prepotenza della Rizzani». «Ma quale prepotenza! - contesta l'avvocato Venturi, legale dell'azienda udinese -. Come prevede il contratto, abbiamo licenziato 19 carpentieri che avevano già finito la loro fase di lavoro. Martedì in cantiere c'era anche il nostro direttore del personale, Cardassi, disponibile ad un incontro: sono stati i sindacati a non farsi trovare. E poi nego che si sia parlato di ulteriori "tagli": è nostro interesse terminare quanto prima l'opera». Decisa la replica del sindacato. Dice Damiano Angelotti della Filca-Cisl: «I licenziamenti unilaterali della Rizzani presentano un vizio di forma: potevano farli, ma prima avrebbero dovuto avvisarci. E invece martedì mattina Cardassi ed il geometra Bo- nanni, direttore del cantiere, hanno convocato i delegati degli operai per una riunione sul tema della mobilità. L'inattesa stangata è arrivata in quella sede». «I sindacati non sono mai stati convocati ufficialmente - prosegue Angelotti -. Io sono stato avvertito dal delegato della Cisl. Mi sono precipitato in cantiere e proprio Cardassi mi ha confermato la possibilità di una seconda raffica di licenziamenti entro il 24 novembre, se la Edilpro non avesse riconosciuto l'adeguamento dei prezzi richiesto dalla Rizzani». Un incontro fra i responsabili della Edilpro e della Rizzani è in programma oggi a Roma. Si preannuncia un «vertice» piuttosto acceso: l'azienda concessionaria si era subito detta sorpresa dai licenziamenti provocando la reazione della ditta udinese («Prima di rilasciare dichiarazioni avrebbero dovuto sentire la nostra versione»). «Cercano di scaricare sulle spalle della gente le proprie responsabilità» accusa ancora Angelotti. Stamattina gli operai della Rizzani de Eccher manifesteranno in piazza Castello davanti alla Prefettura. A sostegno della loro vertenza interverranno le segreterie dei sindacati confede • rah: saranno loro a chiedere un incontro con il Prefetto. Roberto Condio

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