Sprint della Cinquecento di Renzo Villare

Sprint della Cinquecento Primo bilancio sulla city car della Fiat: 70 mila vendite in Italia, piace anche in Europa Sprint della Cinquecento Polonia, la produzione crescerà In Polonia la Fiat ha fatto centro. Oggi è ufficialmente proprietaria della Fsm, la società automobilistica polacca che produce la Cinquecento negli stabilimenti di Tichy, completamente ristrutturati sul piano tecnico e su quello tecnologico. Si è conclusa così la più grande operazione di privatizzazione finora mai realizzata in un Paese dell'Est europeo. L'accordo, che ha dato vita alla nuova società Fiat Auto Poland, di cui è presidente Paolo Marinsek e nella quale la Fiat detiene il 90 per cento della quota azionaria (il restante 10 per cento è controllato dallo Stato polacco), ha già investito 800 miliardi di dollari per i piani di produzione della nuova Cinquecento. Si è così conclusa un'intesa come aveva dichiarato fi presidente della Fiat Giovanni Agnelli a fine maggio, in occasione della firma del contratto che sanciva la costituzione della società - che «ha un significato industriale e commerciale, ma anche politico. E' un Paese con il quale collaboriamo intimamente da 70 anni, dove abbiamo avuto una presenza autorevole nel settore auto. Abbiamo anche constatato che il presidente Walesa tiene molto a fare della Polonia un polo d'esportazione di vetture. Partiamo per primi - aveva concluso Agnelli - e con grandi dimensio- ni e in questo modo abbiamo preso anche un certo vantaggio sulla concorrenza. Adesso abbiamo una capacità produttiva veramente notevole». La nuova società impiega oltre 18.000 dipendenti e arriverà quest'anno a costruire oltre 100.000 vetture. Un numero che avrebbe potuto essere superiore se non ci fossero state le agitazioni sindacali che hanno fermato la fabbrica, a cavallo delle ferie estive, per 51 giorni. A regime la Cinquecento si attesterà su 160.000 unità l'anno con possibilità di arrivare a 240.000 se la domanda lo richiederà. Questa potenzialità pone l'azienda al primo posto di produzione Fiat in Europa fuori dall'Italia. Marinsek ha detto, a questo proposito, «di avere fiducia nel futuro perché l'arresto del lavoro rappresenta solo un incidente di percorso» e ha invitato tutti i dipendenti «a impegnarsi applicando le proprie esperienze professionali». Paolo Cantarella, amministratore delegato di Fiat Auto, di cui la Fiat Auto Poland fa parte, aveva infatti spiegato in maggio che «la Polonia è per la Fiat l'attività più importante di sviluppo internazionale e il nostro impegno è al cento per cento. Con la collaborazione di tutti potremo esportare auto ovunque e saremo orgogliosi del marchio Fiat e della loro provenienza polacca». L'organizzazione della nuova società si rispecchia in quella di Fiat Auto a testimonianza dell'interesse a 360 gradi del Gruppo italiano in Polonia. Alla Fiat Auto Poland - che in un prossimo futuro monterà, oltre alla Cinquecento, un nuovo modello della Casa torinese e che fra quattro anni ne produrrà uno completamente nuovo - si affiancano altre due società, la Magneti Marelli Poland e la Teksid Poland, la cui costituzione era prevista nell'accordo di maggio. Nella Fiat Auto Poland confluiranno le attività automotoristiche, nella Magneti Marcili Poland quelle della componentistica e nella Teksid Poland quelle metallurgiche. La prima presenza Fiat nel Paese risale al 1921 con la costituzione della Polski Fiat, a maggioranza del Gruppo torinese, per la commercializzazione e il montaggio di vetture e derivati. E' del 1934 la prima produzione su licenza di una vettura della classe media, la 509, con marchio Polski Fiat, e del 1971 la firma del contratto di licenza per la produzione della 126, rinnovato nel luglio '85. Nel 1976 fu firmato l'accordo per la Polonez su meccanica della 125. Oggi si è concluso l'accordo più importante con il quale la Fiat scuote decisamente il settore automobilistico nell'Est europeo. Renzo Villare

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