Con Ferrero ritorno al classico di P. Gal.

Con Ferrero ritorno al classico Auditorium Rai Con Ferrero ritorno al classico TORINO. Lieto successo all'Auditorium Rai per il «Concerto per pianoforte e orchestra» di Lorenzo Ferrerò, eseguito da Riccardo Caramella con l'Orchestra Sinfonica di Cannes. Ferrerò coltiva in modo sempre più esplicito un ideale di immediatezza comunicativa, attingendo copiosamente al passato: la sua musica è ormai fuori da quel'avanguardia che contesta i nessi linguistici tradizionali ripensa le forme e il loro definirsi nel tempo. Ferrerò è valutabile con gli stessi criteri di Rachmaninoff. La struttura è chiara: un «Adagio molto» e un «Allegro vivo» che si succedono secondo il tradizionale rapporto di lirismo e azione, stasi e velocità. L'«Adagio» ha un'ampiezza fluente, e una accattivante cantabilità di stampo tardoromantico; l'«Allegro» mescola ritmi ostinati, non immemori di folk e rock, con intermezzi dal carattere preludiaste. Se il fine di questa musica non è tanto rappresentare un mondo espressivo autosufficiente, quanto intrattenere gradevolmente l'ascoltatore con piacevolezze pianistiche e orchestrali, il «Concerto per pianoforte» si può dire pienamente riuscito: e l'esecuzione di Caramella, nonostante fosse un po' soverchiata dalle sonorità orchestrali, ha colto con esattezza quel fare dinoccolato, un po' ironico e ammiccante, pago della propria sorridente superficialità con cui il Concerto conquista il pubblico ad un primo ascolto. Meno bene è riuscita la seconda parte del programma dove non si capisce come mai Philippe Bender abbia avuto l'idea di eseguire la «Settima» di Beethoven, un testo parso quasi inaccessibile alle capacità della sua bacchetta e della sua orchestra; mentre ricordiamo buone riuscite dell'Orchestra di Cannes nel repertorio che le è più congeniale, la musica francese piena di spirito e colore, [p. gal.]

Persone citate: Beethoven, Caramella, Ferrero, Lorenzo Ferrerò, Philippe Bender, Riccardo Caramella

Luoghi citati: Cannes, Torino