Dure accuse ad Augias «Sta con gli assassini» di Fulvia CapraraCorrado Augias

Dure accuse ad Augias «Sta con gli assassini» Attacco al vetriolo di Piero Vigorelli Dure accuse ad Augias «Sta con gli assassini» L'interessato: «Faccio il giornalista lui impari a fare un mestiere» Corrado AugiasROMA. Scambio di battute al vetriolo tra Piero Vigorelli, giornalista conduttore di «Detto tra noi» (che torna da lunedì prossimo su Raidue alle 15,30) e Corrado Augias, animatore su Raitre di «Telefono giallo». La presentazione del nuovo ciclo di trasmissioni dedicate alla cronaca nera (ma anche rosa) ha offerto a Vigorelli l'occasione per lanciare una violenta invettiva contro i colleghi di Raitre: «La differenza tra "Detto tra noi" e "Telefono giallo" sta nel fatto che noi siamo sempre dalla parte delle vittime e loro invece sono spesso dalla parte dei colpevoli». La critica di Vigorelli riguarda in particolare alcune puntate di «Telefono giallo»: «I filmati realizzati sul caso del delitto dell'Olgiata sono stati girati nell'appartamento del signor Recchi, un signore che tra quelle stesse pareti, sempre lì nel quartiere dell'Olgiata, aveva ucciso la propria moglie... A Raitre non si sono fatti scrupolo di utilizzare proprio quella casa». E ancora: «Il caso di Gisella Orru è stato presentato in maniera molto poco attendibile: pur di riaprire il caso, nonostante la sentenza sia già passata in giudicato, si è dipinto un quadro della ragazza molto distante dalla realtà. Noi non portiamo avanti operazioni di questo tipo: non vogliamo a tutti i costi far riaprire i casi già chiusi, non facciamo processi ai processi». Ma non basta, Vigorelli cita anche il caso delle trasmissioni-doppione e accusa «Telefono giallo» di essersi occupato nella scorsa puntata della storia di Franca Demichela, la donna vestita di rosso trovata uccisa e gettata in una discarica a Torino: «Siamo stati i primi ad interessarci della vicenda, dopo ci sono tornati sopra quelli di Mixer, infine a "Telefono giallo" è stato riproposto il caso esattamente con la stessa ricostruzione che noi avevamo fatto, usando tutti gli ingredienti che noi già avevamo usato. Insomma, pur di raccontare qualcosa, si arriva a ripetere il già fatto senza arricchirlo di nessuna aggiunta». Che cosa risponde Corrado Augias a questa mitragliata di accuse? «Non posso rispondere - commenta il conduttore di "Telefono giallo" - mi sentirei avvilito a dibattere su questo piano». Ma la flemma britannica s'incrina lievemente, e lascia spazio a una battuta gelida: «Io faccio il giornalista. Vigorelli impari a fare un mestiere». Il match fra le due trasmissioni è destinato comunque ad avere un seguito, visto che, premiato dagli ascolti della passata edizione (lo share in media è stato del 21,63%), «Detto tra noi» avrà, dal 16 gennaio '93, un prolungamento serale, collocato di sabato, con un titolo diverso: «Crimen». Spiega Vigorelli: «Abbiamo deciso di evitare di affrontare davanti alle telecamere casi ,che risalgono a molti anni fa per un motivo di carattere proìessionale-deontologico: abbiamo notato che nelle persone che accettano di riparlare dopo tanto tempo di un fatto loro accaduto, è sempre presente, per motivi vari, una forte carica di rabbia. Scegliendo di parlare, invece, "in direttissima", di fatti di cronaca appena accaduti, seguiremo il classico metodo di lavoro dei cronisti della carta stampata: raccogliamo tutti gli indizi e li mettiamo insieme, davanti agli occhi dei telespettatori. Con una presunzione: quella di mantenere il massimo rigore professionale, evitando d'incappare in querele, smentite, rettifiche». Fulvia Caprara Corrado Augias

Luoghi citati: Torino