E nel firmamento ruota un asteroide battezzato col nome d'un giornalista di R. Cri.

E nel firmamento ruota un asteroide battezzato col nome d'un giornalista Intitolato a Bianucci de La Stampa E nel firmamento ruota un asteroide battezzato col nome d'un giornalista La commissione internazionale che si occupa di dare un nome ai corpi celesti ha intitolato un asteroide scoperto recentemente a Piero Bianucci, giornalista scientifico, redattore capo a «La Stampa», astrofilo, autore di numerosi libri di divulgazione astronomica. E' il primo giornalista ad avere il proprio nome iscritto su un corpo celeste. L'asteroide «Bianucci» è stato scoperto il 28 marzo dell'86 da Walter Ferreri dell'Oservatorio Astronomico di Torino usando le immagini riprese da uno dei telescopi di La Siila, situato sulle Ande del Cile. Ha un diametro di 10-20 chilometri, dista mediamente 469 milioni di chilmometri dal Sole (la Terra ne dista «solo» 150) ed ha un'orbita quasi circolare sulla quale gira intorno al Sole in poco meno di 5 anni e mezzo. Ferreri e i suoi collaboratori, nel corso di una ricerca iniziata negli Anni 80, hanno individuato una quarantina di asteroidi, di cui hanno dato immediatamente comunicazione al centro internazionale «Minor planet» di Cambridge, Massachusetts. Ogni nuova scoperta di un asteroide (che inizialmente viene indicato con una sigla) viene sottoposta ad una complessa istruttoria sia per stabilire a chi debba essere attribuita (molto spesso lo stesso oggetto viene osservato in tempi diversi da più studiosi di diversi centri di ricerca). sia per definirne con precisione le caratteristiche. Scopritore ufficiale viene riconosciuto colui che fornisce i dati per calcolare l'orbita. All'equipe torinese sono stati attribuiti finora 25 asteroidi. Lo scopritore ha il diritto di proporre la denominazione da dare al nuovo oggetto celeste, salvo alcune significative limitazioni: per esempio non può proporre né il proprio nome né il nome di un personaggio politico. La proposta di intitolare il nuovo asteroide (il numero 4821 con sigla provvisoria 1985EE5) si è basata sull'attività professionale di Bianucci come «divulgatore scientifico e membro dello staff redazionale di uno dei più importanti giornali d'Italia» e come autore di libri di astronomia tradotti anche all'estero quali «Stella per stella», «La Luna», «La Terra» e il recente «Il Sole» pubblicato da Giunti. Asteroidi scoperti dal gruppo di Pino Torinese sono stati dedicati a Mario Fracastoro, già direttore dell'Osservatorio, al fisico Tullio Regge, a Giuseppe Martelli e Carlo Bianco. Altri portano nomi di scienziati italiani come quelli di Vincenzo Zappala, di Fulchignoni, Corradini, Scaltriti. Spesso si parla di asteroidi che si avvicinano pericolosamente alla Terra, minacciando di investirla. Bianucci assicura che il «suo» asteroide non lo farà mai. [r. cri.]

Luoghi citati: Cambridge, Cile, Italia, Massachusetts, Torino