Goria: «Minimum tax equa e proroga per il condono»

Goria: «Minimum tax equa e proroga per il condono» Goria: «Minimum tax equa e proroga per il condono» ROMA. Goria a tutto campo sui temi scottanti del fisco: minimum tax. condono, capital gain. Mentre infatti il direttore generale del ministero Giorgio Benvenuto annunciava ieri la nuova ondata di controlli anti-evasione, il ministro delle Finanze ha rilasciato una serie di dichiarazioni per puntualizzare il suo pensiero. Minimum tax. Goria nega che la minimum tax sia una novità in quanto l'uso di criteri presuntivi per la determinazione dei ricavi e del reddito è da tempo parte del nostro ordinamento. «La soglia di garanzia per l'erario - aggiunge il ministro - è contenuta nell'art. 11 del decretone e data dalla sua emissione quando non suscitò proteste ma atteggiamenti molto consapevoli e responsabili. Da allora si è innovato non nella sostanza, ma semplicemente rendendo più penetrante la procedura di attuazione». Goria rileva inoltre che la proposta non è anticostituzionale in quanto «la Costituzione non preclude affatto l'utilizzo di strumenti presuntivi». La proposta del governo - sostiene inoltre Goria - non è una denuncia di impotenza dell'amministrazione finanziaria perché «se è vero che essa vive molte difficoltà, che stiamo cercando di superare, è altrettanto vero che nessun organismo al mondo per efficiente che fosse riuscirebbe ad accertare analiticamente il reddito di oltre 3 milioni di imprese o professioni. La vera differenza tra l'Italia e gli altri Paesi industrializzati sta nel fatto che in quei Paesi tutti (o quasi) i contri¬ buenti dichiarano, grazie a strumenti presuntivi da molto tempo funzionanti, redditi accettabili». Condono. I termini per il pagamento del condono, scaduti il 31 dicembre scorso, saranno con tutta probabilità riaperti fino al 31 marzo 1993. Goria ha infatti sottolineato che il governo è favorevole all'emendamento presentato in tal senso dal senatore de Favilla attualmente all'esame del Senato. Capital gain. La sospensione dell'imposta sui guadagni di Borsa fino al 30 settembre 1993 proposta dalla commissione Finanze del Senato sarà confermata domani dall'aula di Palazzo Madama. Sul provvedimento vi è la quasi unanimità dei partiti e lo stesso ministro Goria, pur confermando la contrarietà del governo alla sospensione, ha sottolineato che si adeguerà alla volontà del Parlamento, [r. e. s.]

Persone citate: Favilla, Giorgio Benvenuto, Goria

Luoghi citati: Italia, Roma