Pinerolo si sente mina vagante

Pinerolo si sente mina vagante PALLAVOLO Dopo il primo successo neU'A2 femminile crescono le ambizioni Pinerolo si sente mina vagante «Retrocederemo, però togliendoci soddisfazioni» Almeno l'onore è salvo. Con il 31 inflitto domenica al Cassano, la Pallavolo Pinerolo ha scacciato definitivamente l'incubo che la perseguitava da inizio stagione: terminare la A2 femminile in coda al campionato, senza punti all'attivo, come nel recente passato era già successo ad altre squadre allestite in extremis per onor di firma. «Noi invece abbiamo già vinto alla quinta giornata», afferma soddisfatto il presidente Gualtiero Mina che da maggio a settembre si è trovato quasi da solo nell'impresa di salvare il club di vertice del volley femminile piemontese. «C'è chi ci aveva definito una "armata brancaleone" destinata a raccogliere scoppole un po' dappertutto. Ed invece, qualsiasi cosa accadrà nei prossimi 25 turni, posso garantire che chiuderemo l'avventura con grande dignità». La prima gioia stagionale non ha comunque illuso il clan biancoblù. Mario Mottino, d. s. rientrato in società proprio domenica dopo una lunga «pausa di riflessione», ha.le idee chiarissime: «Questa squadra sapeva fin dal primo momento di essere destinata ad una sicura retrocessione. Con un pokerissimo di condanne da assegnare sarebbe pura follia pensare che un organico messo assieme in situazione di emergenza a dieci giorni dal via possa lasciarsi alle spalle almeno cinque rivali che hanno speso fior di quattrini sul mercato e che sulla carta presentano sestetti molto più competitivi del nostro. Sarebbe già un trionfo evitare l'ultimo posto». Ma il Pinerolo sereno e sbarazzino che sa di non aver nulla da perdere, con il passare delle settimane potrebbe diventare una pericolosa «mina vagante» sul cammino di qualche presunta e presuntuosa «big». «E' la nostra speranza - confessa Mina Tutti sanno che ci alleniamo solo tre volte la settimana; che la Wilde dirige a Genova una squadra di B2 e ci raggiunge unicamente per le partite; che non abbiamo centrali di ruolo; che affrontiamo le trasferte più lunghe con un organico ridotto all'osso e che l'intera stagione ci costerà non più di 150 milioni, meno di un quarto dello scorso anno. In mano abbiamo poche carte ma stiamo cercando di giocarcele nel miglior modo: grinta, esperienza, tranquillità e divertimento». Attorno al Pinerolo dell'«austerity» rifiorisce intanto la simpatia ed il calore di un pubblico che si temeva di aver perso irrimediabilmente dopo l'estate della grande paura. Domenica c'era parecchia gente ad applaudire un'inedita Nora Wilde impegnata a schiacciare nel ruolo di «opposta», lei che negli ultimi sette anni aveva sempre e soltanto palleggiato. «La qualità migliore di questa squadra è lo spirito con cui scende in campo - conclude Mottino -. Le ragazze sanno di partire con l'handicap ma fanno di tutto per colmarlo in campo. E quando ci riescono, com'è succèsso domenica, è festa grande. Ci siamo anche concessi un brindisi. Niente champagne, per carità, per ragioni di bilancio. Un amico ha promesso alle ragazze una pizza per la prossima vittoria: saranno questi i nostri premipartita. Tirare la cinghia oggi è indispensabile per avere un futuro sereno domani. E noi l'anno prossimo vorremmo ripartire dalla Bl per rilanciarci sul serio». Roberto Cesidio

Persone citate: Gualtiero Mina, Mario Mottino, Mottino, Nora Wilde, Wilde

Luoghi citati: Genova, Pinerolo