Ambulanti autonomi contro le associazioni

Ambulanti autonomi contro le associazioni «Sono legate ai partiti». LAscom: provocatori Ambulanti autonomi contro le associazioni Bancarelle infuocate e guerra di comunicati. Dopo le incursioni, lunedì, in alcuni mercati rionali di individui - ancora non identificati - che hanno intimato agli ambulanti di chiudere per protesta, ieri mattina un volantino firmato Apicat (Associazione piccoli imprenditori commerciali autonomi Torino) invitava a non «montare i banchi» e a recarsi oggi sotto il Municipio per protestare. Immediatamente un contro-volantino della Fiva (Federazione italiana venditori aree pubbliche), che rappresenta ben 2600 ambulanti, invitava ad astenersi da «selvagge manifestazioni isolate che possono solo danneggiare» e informava Prefetto, Questura e carabinieri sul pericolo di azioni intimidatorie nei confronti degli ambulanti da parte di «soggetti non facenti parte della categoria». I commercianti - e soprattutto gli ambulanti - sono esasperati. In questa situazione si possono inserire gruppi o individui che cercano di cavalcare la protesta. Giuseppe Giurato, presidente della Fiva, non ha dubbi: «Si tratta di una trentina di facinorosi che hanno tentato con metodi squadrìstici di intimorire gli ambulanti. Ma questi tentativi vanno respinti e abbiamo informato le autorità. A noi la "minimum tax" non interessa, la nostra categorìa si batte per due obiettivi: la pubblicazione della legge che combatte l'abusivismo sul commercio delle aree pubbliche, che è ferma sul tavolo del ministro Guarino, e l'integrità della legge che prevede l'opzione per il registratore di cassa o la ricevuta normale. L'evasione fiscale? Per noi parlano le dichiarazioni dei redditi. Abbiamo elaborato dati su 1600 dei nostri associati che dichiarano un reddito medio di 32 milioni». L'Apicat risponde con ira. Claudio Tedesco, un associato, spiega: «Con la minimum tax migliaia di persone andranno sul lastrico. Le associazioni di categoria sono tutte legate ai partiti e continuano a prenderci in giro». Da quanto tempo c'è la vostra associazione? «Siamo nati circa tre anni fa come associazione di ambulanti di Porta Palazzo, ma tra noi c'è anche chi ha un negozio». Quanti siete? «Trecentocinquanta». Lunedi mattina avete invitato a chiudere i banchi in alcuni mercati... «Non so che cosa sia successo lunedì, so invece che questa mattina abbiamo distribuito un volantino per una manifestazione». La farete? «No, non la facciamo più. non vogliamo la guerra tra poveri». Siete legati a qualche associazione politica? C'è chi parla del msi. «Siamo ambulanti e la nostra è un'associazione indipendente che lotta contro uno Stato che fa pagare a noi le sue carenze». Le associazioni di categoria del commercio non sottovalutano il disagio della categoria, ma invitano a prendere le distanze da «un gruppo di una pseudoassociazione», come dice Ivo Manecchia, segretario generale aggiunto della Confesercenti. Ottavio Guala, presidente dell' Ascom, riconosce che «c'è stata un po' di tensione» e sottolinea come la rabbia dei commercianti sia indirizzata non tanto sulla «minimum tax» in sé, quanto sulla «sua incostituzionalità». Giuseppe De Maria, vicepresidente dell'Ascom, ritiene che è lecito dissentire dalle organizzazioni, ma che il dissenso «non deve essere strumentalizzato». Enzo Ba careni lai Ai la al 'a»»1 t00P'* . „™«maiit« «onMrtaM la Il volantino dell'Apicat che è stato distribuito ieri mattina nei mercati rionali

Persone citate: Claudio Tedesco, Enzo Ba, Giuseppe De Maria, Giuseppe Giurato, Ivo Manecchia, Ottavio Guala

Luoghi citati: Torino