Bruno, ti voglio come un ultrà di Claudio Giacchino

Bruno, ti voglio come un ultrà Toro senza 4 titolari, Mondonico chiede al difensore di ritrovare la grinta Bruno, ti voglio come un ultrà Contro il Bari gioca dall'inizio anche Zago TORINO. Non si dica poi che la negletta Coppa Italia, da sempre parente povera del campionato, è priva di poteri taumaturgici: infatti riesce addirittura a far sì che, almeno per un giorno, la pulce Bari releghi in un cantuccio il dinosauro Milan... Accade a Torino, dentro un Toro afflitto da malanni fisici e stanchezze. Stasera va in scena il ritorno di Coppa con i pugliesi, 1*1-1 conseguito in trasferta non è considerato dai granata garanzia del passaggio del turno nella competizione nazionale numero 2 che Mondonico definisce «la strada meno tortuosa per arrivare a giocare in Europa il prossimo anno». Così, il tecnico granata si augura che i suoi accantonino sino a domani i sogni della grande impresa o le paure del clamoroso rovescio nella sfida di domenica a S. Siro. A quanti credono di fargli un complimento dicendo «siete l'Anti-Milan» risponde: «Storie, pensiamo al Bari». I pugliesi, in serie B, navigano benino sotto la guida di Lazaroni, ex allenatore di Brasile e Fiorentina. Logicamente, con tutto il rispetto per la formazione barese, i valori in campo sono tali che i torinisti debbono temere soltanto se stessi. Se giocheranno con la giusta concentrazione, senza voli di presunzione, è indubbio che saran- no loro, nei quarti di fine gennaio, ad affrontare il vincente del duello Lazio-Cesena. Ad ogni modo, stasera vedremo non poche novità nel Toro. Dicevamo, in apertura, dei malanni e delle stanchezze: gli uni e le altre manderanno in tribuna Fortunato, Scifo, Sordo e Aguilera. Il primo è acciaccato, gli altri hanno chiesto di tirare il fiato. Per farli riposare meglio Mondonico li ha portati in ritiro. Bruno e Mussi andranno in campo sebbene malconci (febbriciattola il primo, guai muscolari il secondo). Anche Silenzi ha qualche problemino, farà coppia in avanti con Casagrande. L'assenza di Scifo consente un rientro quasi «storico»: Za- go, dopo l'incidente del febbraio '89 a Genova contro la Sampdoria, che rischiò di mutarlo in ex calciatore, torna a vestire la maglia granata da titolare in un impegno ufficiale. Per il ragazzo del Filadelfia si tratta di una specie di esordiobis, l'emozione è conseguente. La «scuola del Filadelfia» sarà largamente rappresentata: Cois rileva Sordo, c'è Venturin. In panchina le promesse Sottil (difensore) e Vieri. Il bomber della Primavera quasi sicuramente dovrebbe essere impiegato per uno spezzone, breve o lungo a seconda dell'evolversi dell'incontro. In panchina ricompaiono gli «oggetti misteriosi» Poggi e Saralegui. Chissà che la taumaturgica Coppa Italia non sveli qualcosina su almeno uno di questi Ufo pallonari. Nell'illustrare la formazione, Mondonico si sofferma su Bruno: «Speriamo di recuperare il Pasquale con lo spirito da ultra, quello spirito che gli ha permesso un ottimo rendimento. Non vorrei più vedere il Bruno di Pescara (Borgonovo, suo avversario diretto, fece due gol, ndr), della Dinamo (Kassumov una rete, tanti tunnel e dribbling vinti ndr), di Monza (Brogi, una doppietta ndr). Pasquale deve tornare ad essere l'ultra di cui abbiamo tanto bisogno». Claudio Giacchino Alvise Zago ritorna titolare