«Dovere di tutti pagare le tasse» di Marco Tosatti

«Dovere di tutti pagare le tasse» Il presidente della Cei ai vescovi: la crisi è grave, ma si può uscirne se c'è onestà e se l'Italia resta unita «Dovere di tutti pagare le tasse» Ruini: in politica facce nuove e coerenza COLLEVALENZA DAL NOSTRO INVIATO I vescovi contro la Lega: rinnegare l'unità d'Italia «è porsi contro la storia passata, ma anche contro la realtà presente, le possibilità di sviluppo e gli stessi interessi economici delle nostre popolazioni». Parla il presidente della Conferenza episcopale, il card. Camillo Ruini, davanti a trecento presuli riuniti in assemblea a Collevalenza (Todi), e indica ai cattolici italiani le linee per uscire dalla crisi, che non è «irrecuperabile» purché venga affrontata con «unità d'intenti». «Non possiamo né vogliamo ignorare la gravità dell'attuale situazione», ammonisce il porporato. Parla a chi recalcitra di fronte ai costi della manovra: «Ogni categoria sociale faccia onestamente la propria parte, nell'accettazione del giusto carico fiscale come nel lavoro quotidiano». E si rivolge ai cristiani, soprattutto quelli in politica, chiedendo «un forte invito alla conversione, al cambiamento interiore e nei comportamenti rispetto a ogni prassi, pubblica e privata, contraria alla legge civile e ancor prima alla legge morale e alla coerenza della fede». E' un discorso a tutto campo, due pagine fitte, il cuore denso e pensato del suo intervento. Ruini deve affrontare l'aspetto morale della crisi, e chiede che «nessuno si tiri indietro, cedendo ad abitudini diffuse ormai consolidate nel tempo, ma non per questo meno contrarie al bene comune». Un uomo dal temperamento diverso da quello di studioso e teologo del presidente della Cei avrebbe forse aperto il suo discorso con un «Italia svegliati», a effetto. Ma è comunque questo il senso dell'allarme lanciato dall'aula di Collevalenza. La Chiesa è preoccupata; non solo dalla crisi economica, in cui vede dimenticati i poveri «che aumentano di numero», i disoccupati e le famiglie «che hanno anziani e bambini da mantenere». Lo sconcerto nasce dalla crisi «politica e istituzionale, drammaticamente segnata da fenomeni di illegalità, di corruzione e di collusioni di ampiezza e gravità sconcertanti». Non solo: c'è «paura e smarrimento» di fronte alla «riviviscenza di manifestazioni di violenza politica ed episodi di terrorismo che da tempo sembravano superati e che sono il sintomo del persistere di ideologie dissolvitrici». La riforma delle istituzioni, e il cambiamento delle procedure, teme il card. Ruini, «non saranno sufficienti» se avverrà che «le famiglie e le forze organizzate fuggano dalle proprie responsabilità». E «l'amore che portiamo al nostro Paese» - ha detto il presidente della Cei - provoca nei vescovi «l'urgente necessità di insistere sulla sua unità, oggi insidiata e scossa nelle coscienze dal rilancio di antiche accuse e dall'estendersi delle diffidenze e delle incomprensioni che possono sfociare nell'ostilità e nella rottura». Le Leghe non sono citate epressamente, ma il riferimento appare fin troppo chiaro. «Esiste ìm'unità profonda del popolo italiano, che è ben più antica della sua unità statuale e che ha un forte radicamento cristiano». Rinnegarla sarebbe antistorico. Ma la parte più ampia dell'ammonimento è rivolta ai cristiani, a cui il porporato indiriz- za «una parola specifica», con l'invito alla conversione, in difesa dei valori della religione. «Essi sono sempre più largamente contraddetti, nel costume, nella cultura e negli orientamenti politici». Ma i vescovi difendono ancora la democrazia cristiana: «Il rinnovamento nell'impegno sociale e politico dei cattolici va sviluppato coerentemente ad ogni livello, superando le intolleranze reciproche e le tendenze a dividersi». Quindi, ancora unità sotto la stessa bandiera. Poi, quello che può essere interpretato come un appoggio al nuovo segretario: «Aprendo spazi adeguati a persone, competenze ed energie nuove»; e subito dopo - siamo sempre in campo di interpretazione - parole che possono apparire un invito a Martinazzoli ad agire con decisione, parole rivolte alle «persone nuove»: «Queste a loro volta sono chiamate a non sottrarsi alle responsabilità, specialmente ora quando il bisogno è più grande e minori appaiono le lusinghe di vantaggi personali». Un ultimo consiglio-ammonimento: i cattolici in politica devono essere scelti e formati in modo da «prevenire il distacco fra la fede professata e l'esperienza della vita». Marco Tosatti «Occorre sviluppare il rinnovamento dell'impegno politico dei cattolici» I card. Camillo Ruini (foto grande) Qui sopra, Mino Martinazzoli In basso, Umberto Bossi

Persone citate: Camillo Ruini, Martinazzoli, Mino Martinazzoli, Ruini, Umberto Bossi

Luoghi citati: Collevalenza, Italia, Todi