I tassi calano con il contagocce

I tassi calano con il contagocce I banchieri si adeguano alla stretta della Banca d'Italia: «Obbediamo» I tassi calano con il contagocce L'Abi prudente, Abete preme CERNOBBIO. Cala il costo del denaro, ma resta la «stretta». Gli istituti di credito si adegueranno all'invito di Ciampi e terranno sotto controllo la dinamica dei prestiti in lire per almeno sei mesi. «Obbediremo», ha detto testualmente il presidente dell'Abi, Tancredi Bianchi, a margine del 35° Congrr-sso Nazionale del Forex club italiano, l'Associazione che riunisce gli operatori in cambi. Una parola chiara, venuta all'indomani della «moral suasion» voluta da via Nazionale, e che aveva trovato «tiepide» accoglienze presso i vertici degli istituti di credito. Anche Tancredi Bianchi, comunque, non sprizza gioia. Pur ricordando che un provvedimento del genere era già stato fatto molti anni fa, il presidente dell'Abi ha osservato come molte volte «i provvedimenti nascono e dopo vengono anche prolungati». Sul fatto che la dinamica degli impieghi in lire venga contenuta all'8%, Bianchi non ha dubbi nel ritenerla «stringente». Il presidente dell'Abi non può fare a meno di ricordare che «adesso gli impieghi crescono ad un ritmo del 14%. L'8% - aggiunge vuol dire 6 punti in meno». Molto più cauto invece, il presidente dell'Abi si è dimostrato sulle possibili riduzioni del costo del denaro, che la Confindustria vorrebbe ben piuù consistente del punto indicato da Ciampi. " Mentre sabato, sempre qui a Cernobbio proprio mentre parlava il governatore della Banca d'Italia, Bianchi lasciava intendere margini di possibilità, ieri il tiro è stato leggermente aggiu-. stato. Riduzione costo denaro? «Vediamo prima come vanno i mercati. Un giorno non basta». Alla domanda di un giornalista che chiedeva come mai le banche non si fossero prontamente adeguate all'invito fatto da Amato e Barocci alcuni giorni fa, il presidente dell'Abi ha optato per una risposta tecnica. «Le banche - ha detto - devono decidere con i propri organi collegiali. Quindi, è evidente che non si possono riunire consigli di amministrazione in poche ore sol¬ tanto perché c'è desiderio di fare una cosa». Per il resto, il presidente dell'Abi - intervenuto ad una tavola rotonda sui sistemi bancari in vista del 10 gennaio '93 - ha fatto il quadro del nostro sistema creditizio mettendo in risalto, in cinque punti, definiti, al contempo, punti di debolezza e di forza. Prevalenza della proprietà pubblica, sistema poco concentrato, poco penetrato da istituti esteri e poco attivo a sua volta oltre frontiera; ben patri monializzato però, e tutto sommato una buona redditività. Mentre i primi tre sono stati individuati da Bianchi come posizioni di debolezza, gli ultimi due potrebbero inquadrarsi come punti di forza. Ma anche qui Bianchi ha fatto dei robusti distinguo, invitando il Governo a fare presto sul versante delle privatizzazioni. Il fatto che il sistema bancario sia controllato per tre quarti da mano pubblica è infatti una posizione di debolezza. «La proprietà pubblica - ha denunciato Bianchi - costringe ad aumentare le dimensioni soltanto per autofinanziarsi». La scarsa concentrazione è anche un elemento di debolezza, così come la poca attività oltre frontiera. Invece, la patrimonializzazione sembrerebbe un punto di forza ma, leggendo l'analisi di Mediobanca, si capisce come questa patrimonializzazione delle banche sia andata a tutto svantaggio dei deficit patrimoniali delle imprese che complessivamente viaggiano sui 63.000 miliardi di lire. Insomma una posizione di forza solo apparente. Infine, sull'ultimo punto, la buona redditività, Bianchi ha ricordato che bisogna tenere conto dell'inflazione, del problema fiscale e della stessa presenza pubblica nel sistema. In previsione di margini decrescenti, diventa essenziale controllare l'inflazione, altrimenti il sistema perderà la sua redditività. [r. e. s.] A sinistra Tancredi Bianchi presidente dell'Abi e (sopra) Luigi Abete presidente della Confindustria

Persone citate: Abete, Ciampi, Luigi Abete, Tancredi Bianchi

Luoghi citati: Cernobbio