Battaglia coi cacciatori Feriti tre animalisti

Battaglia coi cacciatori Feriti tre animalisti A Brescia, disturbavano una «battuta» Battaglia coi cacciatori Feriti tre animalisti Catanzaro: insegnante viene ucciso da un colpo partito dal suo fucile ROMA. Domenica di violenza e di sangue tra le «doppiette». Un' cacciatore è morto nel Catanzarese e a Brescia, nella rissa scoppiata tra un gruppo di «doppiette» e alcuni ambientalisti, tre esponenti del movimento antibracconaggio sono finiti al pronto soccorso dell'ospedale per le percosse subite da alcuni cacciatóri. Il primo incidente è avvenuto a Nicotera, un centro del Vibonese. Un cacciatore di 41 anni, Antonio Sapone, è rimasto ucciso da un colpo partito accidentalmente dal suo fucile. Secondo quanto accertato dai carabinieri, Sapone - insegnante di scienze in un liceo scientifico della zona, sposato e padre di due figli - ieri mattina all'alba era uscito da casa ed a bordo della sua auto (una Fiat Tipo) era andato, per una battuta di caccia, in località «Pantaleone», ai piedi del monte Poro. Parcheggiata l'auto, l'insegnante è sceso e ha poggiato per terra il fucile mentre chiudeva la portiera. Dall'arma è partito improvvisamente un colpo che lo ha centrato al viso ed al torace. Sapone è morto all'istante. L'allarme è stato dato più tardi, da alcuni cacciatori, che hanno trovato il professore quando era ormai privo di vita. Gli accertamenti • sono svolti dai carabinieri e da un magistrato della procura della ReI pubblica del tribunale di Vibo Valentia. Tre ambientalisti all'ospedale, una macchina colpita da una fucilata a pallettoni: è questo il bilancio di uno scontro tra una «squadra antibracconaggio» di volontari della Lega per l'abolizione della caccia (Lac) e un gruppo di cacciatori, avvenuto a Colle San Zeno, località del Bresciano in prossimità di Gardone Val Trompia. Tre esponenti della Lega animalista hanno riportato ferite lacero-contuse, giudicate guaribili dai medici bresciani rispettivamente in dieci, otto e cinque giorni. Gli ambientalisti si erano recati nella zona per disturbare i cacciatori. Un'operazione che si prefiggeva due obiettivi: liberare i richiami vivi chiusi nei capanni e rendere inutili le trappole. Ma l'azione non è stata gradita dai cacciatori che dopo alcuni insulti hanno deciso di «dare una lezione» ai malcapitati ambientalisti. Sono volati pugni e calci e gli esponenti del movimento anticaccia hanno avuto la peggio. Gli ambientalisti hanno denunciato il fatto ai carabinieri di Gardone Val Trompia. Gli investigatori stanno cercando di identificare gli aggressori anche in base alle descrizioni fornite dai tre giovani, che hanno consentito di tracciare degli identikit. [r. cri,]

Persone citate: Antonio Sapone, Battaglia, Sapone

Luoghi citati: Brescia, Catanzaro, Gardone Val Trompia, Nicotera, Roma, Vibo Valentia