«Sì alla tv, testimone del mio teatro»

«Sì alla tv, testimone del mio teatro» Giorgio Gaber torna questa sera in video (su Canale 5) dopo vent'anni d'assenza. Ecco perché «Sì alla tv, testimone del mio teatro» «Le Storie del Signor G.» di Giorgio Gaber e Sandro Luporini inaugurano questa sera alle 23 il «Teatro in tv» che Canale 5 trasmetterà ogni sabato. In 4 puntate «Le Storie» raccontano la carriera di un artista fra i più singolari del nostro tempo. SONO più di vent'anni che concentro quasi esclusivamente nel teatro la mia attività artistica. E non a caso. Sul piano della reale possibilità di comunicare, di emozionarsi e di emozionare, il teatro, ad ogni rappresentazione, mi dà la sensazione di un rapporto autentico, non massificato, direi quasi fisico con ciascuno spettatore. E' per questo ohe continuo a ritenere il palcoscenico luogo insostituibile per il mio lavoro. E' pur vero, d'altra parte, che il teatro ha possibilità di espansione esageratamente limitate rispetto ad altre forme espressive come il cinema o la televisione. Per quanto lunga una tournée teatrale di tutti esauriti raggiunge a malapena ^(audience» che una trasmissione televisiva di seconda o addirittura di terza serata registra in una sola puntata! Non solo: di uno spettacolo teatrale nulla rimane oltre al ricordo, a parte rare e spesso scadenti riprese televisive. Del mio teatro, dei numerosi spettacoli di monologhi e canzoni che ho realizzato negli Anni Settanta e Ottanta, l'unica testimonianza esistente era la registrazione discografica dal vivo degli spettacoli stessi; mentre sul piano dell'immagine, se si esclude una deludente registrazione realizzata dalla Rai nel 1980, non esisteva praticamente niente. Ecco quindi la decisione di trasportare in video il mio teatro-canzone. Ho lavorato, come mia abitudine, con modalità che definirei quasi «autarchiche». Ho scelto un teatro, e con Sandro Luporini e i miei musicisti ho rivisitato il repertorio che considero più interessante e più attuale; ho quindi chiamato una troupe televisiva con la quale ho studiato nei minimi dettagli le modalità per le riprese e infine ho aperto il teatro al pubblico. Così, in rapidissima sintesi, sono nate queste «Storie del signor G». Già presenti da alcuni mesi sul mercato dei- l'home video vengono ora trasmesse per quattro settimane da Canale 5. Non è una novità la mia radicata diffidenza per la televisione. Da vent'anni, a parte alcune sporadiche e fugaci apparizioni, sono praticamente assente dagli schermi televisivi e comunque non è questa la sede per dilungarmi su questa mia «allergia». Del resto la produzione di queste quattro ore di materiale video richiedeva ne¬ cessariamente il passaggio televisivo per poter coprire gli ingenti costi di realizzazione. E la richiesta di Canale 5 è stata tanto rapida, tempestiva e professionale quanto lenta, incerta e burocraticamente triste quella della Rai. Una cosa tengo comunque a precisare: non considero questo un mio ritorno in televisione quanto piuttosto la proposta di un fatto artistico del quale la televisione è stata testimone e che, senza la televisione, sarebbe comunque avvenuto. In ogni caso, per quanto a mio avviso di buon livello, le immagini televisive non sono comunque in grado di sostituire la magia del teatro. Ne consiglio quindi la visione a coloro (e sono sicuramente ancora molti) che non mi hanno mai visto su un palcoscenico augurandomi che questo possa essere loro di stimolo per venire a teatro. Giorgio Gaber Giorgio Gaber nel «Signor G.» stasera su Canale S: «Non è un ritorno in tv ma un fatto artistico di cui la tv è testimone»

Persone citate: Giorgio Gaber, Sandro Luporini