Lecce, appello per Daniele

Lecce, appello per Daniele Lecce, appello per Daniele La madre del bambino ucciso «Parli chiunque possa aiutarci» LECCE. A quaranta giorni dalla morte di Daniele Gravili, il bambino brutalizzato e soffocato con la sabbia sul litorale di Torre Chianca, la madre, Silvana Mazzotta, insegnante di Lecce, ha lanciato un appello affinché si possa far luce sull'identità del «mostro». «Sono - ha esordito - la mamma di Daniele Gravili, un bel bambino di 3 anni e 5 mesi che oggi non c'è più. Io e mio marito da quel giorno non siamo più gli stessi e forse non lo saremo più, perché sopravvivere al proprio unico figlio è una prova insopportabile. Solo quella mamma e quel papà di Foligno possono capire». «Ho chiesto a tutti voi di aiutarmi - ha proseguito - perché ci è rimasta ima sola speranza: che il responsabile sia preso e messo in condizioni di non fare più del male. Polizia e carabinieri stanno facendo il possibile e l'impossibile ma manca ancora qualcosa perché tanto lavoro abbia successo. Perciò mi rivolgo a chiunque possa aiutarci. Quel 12 settembre sulla spiaggia di Torre Chianca vicino Lecce c'erano ancora decine e decine di persone nel primo pomeriggio quando hanno preso il mio Daniele. E' impossibile che nessuno abbia visto qualcuno fuggire o udito un bambino gridare. Ogni particolare, anche insignificante, può essere utile alla polizia». «Non tiratevi indietro, chiamate il 112 o il 113 anche in forma anonima. A me e mio marito resta soltanto un piccolissimo conforto: se nessuno potrà ridarci nostro figlio, almeno la solidarietà di tanta gente si traduca in concreta collaborazione. Voglio credere che qualcuno si decida a parlare». Il piccolo Daniele morì soffocato per aver ingoiato sabbia dopo essere stato violentato sulla spiaggia distante circa un chilometro dalla villetta di proprietà dei suoi genitori, dove la famiglia Gravili stava trascorrendo il suo ultimo giorno di vacanza. Il bambino era ancora vivo quando fu trovato nel pomeriggio sulla battigia, ma, nonostante i tentativi di rianimazione, morì qualche ora dopo. Secondo quanto emerso sinora dalle indagini, Daniele sarebbe stato portato via poco dopo le 14 mentre giocava nel giardino della sua abitazione. Il padre era intento a caricare i bagagli sull'automobile e la madre era in casa. Nei giorni scorsi il prefetto Rossi si è detto contrario all'istituzione di un «telefono verde» perché non c'è un mostro in giro per la città, mentre gli investigatori hanno indicazioni ancora da valutare. [s. g.l

Persone citate: Daniele Gravili, Gravili, Silvana Mazzotta, Torre Chianca

Luoghi citati: Foligno, Lecce