I 104 volti di Pulcinella di Angelo Mistrangelo

I 104 volti di Pulcinella Mostra per i 35 anni dell'Associazione ex allievi Fiat I 104 volti di Pulcinella Mimmo Paladino ha ripreso un 'idea di Giandomenico Tiepolo La malinconia soffusa nei disegni rievoca la solitudine dell'uomo In occasione dei 35 anni di attività sociali e culturali dell'Associazione ex allievi Fiat, fondata nel 1956, è stata allestita nella palazzina Liberty di corso Dante 102 la mostra di Mimmo Paladino sul tema: «I 104 disegni di Pulcinella». Esponente della «TTansavanguardia» (insieme a Chia, Clemente, Cucchi e De Maria), Paladino ha realizzato queste «tavole» riprendendo un'antica idea di Giandomenico Tiepolo. L'artista veneziano, infatti, ha disegnato, tra il 1797 e il 1804, nella villa di famiglia a Zianigo il «Divertimento per li ragazzi»: Centoquattro «carte» che raccontano la vita, la morte e la resurrezione di Pulcinella. Ed è proprio un suggestivo «foglio» del Tiepolo che, posto al centro della sala espositiva, consente di stabilire un immediato rapporto tra passato e presente, tra il fluire di una linea «classica» e quella incisiva, intesa e vibrante di Paladino. Nato a Benevento, trasferitosi a Milano e, successivamente, a New York, questo autore contemporaneo ha recuperato la dimensione espressiva del disegno che gli ha permesso una rapida trascrizione di un'immagine, di un'impressione, di un volto che appartiene alla sua interiorità. «Per un certo e lunghissimo periodo non ho mai esposto i disegni e li consideravo non la fase progettuale né la fase preparatoria dell'opera, ma proprio un fiume sotterraneo che potes¬ se scorrere sotto questa grossa energia che, di volta in volta, si andava a magnetizzare in brandelli di pareti, in situazioni spaziali...». Alle parole di Paladino fa riscontro la sequenza di questi disegni che trasmettono le sue sensazioni, le intuizioni, la volontà di cogliere e fissare la storia del proprio tempo. La maschera di Pulcinella diviene, quindi, il pretesto per tradurre sulla carta le interiori meditazioni che si tasformano in volti pervasi da una sottile malinconia, in figure immerse nell'atmosfera con un senso di poetica leggerezza, in gesti capaci di rievocare la solitudine dell'uomo. Curata da Michele Buonuomo, la mostra (che resterà aperta sino al 7 novembre) è accompagnata da un pregevole catalogo della Fabbri Editori, grafica- mente realizzato da Angelo Bucarelli. Un volume che documenta il lavoro di Paladino, mentre consente, attraverso i testi di Francesco Durante e Remo Guidieri, di avvertire tutto il fascino, la drammaticità, l'ironia che rendono diversi e complementari i suoi Pulcinella. E così si possono osservare figure eseguite con una linea filiforme, altre definite da un segno espressionistico e colorate con rossi vividi o neri profondi e altre, ancora, misteriose e viste come un momento della propria esistenza. Il disegno assume, perciò, una particolare individualità e Paladino afferma: «Tendo a raggiungere una qualità classica dell'immagine per arrivare al semplice estremo...». Angelo Mistrangelo Uno dei disegni di Mimmo Paladino. Le opere sono anche raccolte in un libro in edizione limitata

Luoghi citati: Benevento, Milano, New York