La Brunero diventa grande di Franco Bocca

La Brunero diventa grande CICLISMO A stagione non ancora conclusa si scatena il mercato dilettanti La Brunero diventa grande La squadra di Cirièpotenziata grazie a due nuovi importanti sponsor Arrivano l'azzurro Nardello e altri sei forti dilettanti dalla Lombardia La stagione dei dilettanti si concluderà solo il 1° novembre con la Coppa d'Inverno, ma il ciclomercato è in fermento ormai da tempo e molti club hanno già completato i quadri in vista del prossimo anno. E' il caso della Brunero Boeris di Ciriè, che, grazie a due nuovi sponsor come le Caldaie Bongioanni di Giancarlo Giacomelli (fino all'anno scorso patron del Fossano) e la Carnei Automazioni di Lino Zecchini, ha radicalmente rinnovato l'organico, proponendosi fin d'ora come la squadra regina del '93. Ai confermati Amarai, Frigo, Max Benino e Silvestro sono stati affiancati il tortonese Repetto, i biellesi Paluan e Rabbachin e ben sette lombardi di indubbio valore come Nardello, Garzelli, Silvestri, Panzeri, Ferrari, Pistoletti e Fuser. «Di solito - spiega il team manager Pierangelo Sasso - si verifica il fenomeno inverso. Sono cioè i migliori piemontesi a cercare gloria oltre Ticino attirati dalla migliore organizzazione lombarda e dai notevoli mezzi economici di grossi club. Se- nonché, l'inatteso e contemporaneo abbandono di due squadre quotate come la Mobili Lissone e la Coop Coreico ha lasciato liberi elementi molto promettenti, primo fra tutti il varesino Nardello, che siamo riusciti ad ingaggiare a prezzo di un onere finanziario non indifferente. Un sacrificio che non avremmo potuto sostenere senza l'aiuto di Giacomelli e Zecchini». Daniele Nardello, classe 1972, campione italiano juniores 1990 e più volte azzurro, è dunque l'elemento più atteso, ma anche Panzeri, Garzelli e Fuser sono corridori vincenti che,*se confermeranno il loro valore, permetteranno alla Brunero-BoerisBongioanni di inserirsi tra le formazioni più quotate in campo nazionale. Senza contare che si attendono progressi dai corridori confermati, in particolare da Claudio Ainardi, di Bussoleno, campione piemontese in carica di seconda serie, e da Fulvio Frigo, di Pianezza, medaglia d'argento con il quartetto piemontese ai campionati italiani dell'inseguimento a squadre su pista. La situazione, purtroppo, non è altrettanto rosea per le altre due squadre torinesi, l'Ucat e il Sassi-Elah, che, salvo improbabili ripensamenti in extremis, dovranno chiudere i battenti. Venuto a mancare lo sponsor principale, la vecchia Ucat si è vista costretta a sospendere l'attività almeno per una stagione: il suo capofila Fabrizio Boni, di Castellamonte, finirà con ogni probabilità al Gravellona Toce. Più complessa la situazione al Sassi dove la dirigenza si è spaccata subito dopo l'inizio della stagione ed il rendimento dei corridori è stato condizionato dai contrasti fra i tecnici. Si pensava tuttavia che la questione potesse essere appianata con il rinnovo delle cariche direttive, invece proprio ieri è arrivato l'annuncio della chiusura. Dalle ceneri del Sassi nascerà quasi certamente una nuova squadra, dove confluiranno i corridori legati al manager Rocco Marchegiano e al tecnico Giulio Gilardi: l'ex campione regionale Ellena, Claudio Grosso, Nebbiai, Palma, Piovani e Rosso. «Una squadra - confessa Marchegiano - che non ha ancora un nome né uno sponsor. L'unica cosa certa è che non abbandonerò i ragazzi al loro destino, a costo di vendere la casa. Ma ho tanti amici industriali, spero di non dover arrivare a tanto». Franco Bocca

Luoghi citati: Bussoleno, Castellamonte, Ciriè, Fossano, Gravellona Toce, Lissone, Lombardia, Pianezza