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E continuano le polemiche E continuano le polemiche La Rcs spiega il suo no alla Rai Evangelisti: avevo chiesto tempo ROMA. Continuano le polemiche per l'operazione-Giro d'Italia di Berlusconi. Il consiglio d'amministrazione Rai ha bloccato le trattative per accordi con la Rcs rilevando «un comportamento non corretto, in fase precontrattuale, della Rcs nell'acquisizione dei diritti sul Giro d'Italia da parte della Fininvest». Fattori, presidente della Rcs, ieri ha spiegato che «l'operazione è un fatto imprenditoriale, non ci sono nel nostro Gruppo schieramenti: oggi non siamo più amici di Berlusconi e nemmeno più nemici della Rai, ma editori multimediali che lavorano con chi opera nel mercato della comunicazione. Il gruppo RizzoliCorriere ha attività diversificate, dal Giro a La Piovra». E la Rcs Organizzazioni Sportive precisa, inoltre, che «le trattative per il rinnovo dei contratti sono cominciate esclusivamente con la Rai da marzo; successivi incontri risalgono a marzo, aprile e maggio, altri ci sono stati in settembre e il 16 ottobre: abbiamo spiegato che la Fininvest era interessata al Giro, e che era nostra intenzione aumentare la valorizzazione del Giro stesso. Venerdì scorso si è constatata l'impossibilità di raggiungere un accordo con la Rai e, dopo aver atteso un ulteriore segnale dalla Rai fino a lunedì scorso, giorno in cui si sarebbe tenuto un consiglio di amministrazione, è stata aperta una trattativa con là Fininvest. Che si è risolta positivamente. ...La Rcs è convinta di essersi comportata nel pieno rispetto delle parti in causa e, ovviamente, nell'interesse del Giro». Immediata la replica del direttore della Tgs, Evangelisti: «Le trattative con la Rcs non erano mai state interrotte, ho letto la spiegazione della Rcs. Noi avevamo chiesto un po' di tempo per verificare la congruità delle richieste. Siccome non ero solo, possono testimoniare che così sono andate le cose il responsabile della Sipra e quello della Publicitas». [r. s.]