Il potere ai giocatori, la scienza a Capello di Roberto Beccantini

Il potere ai giocatori, la scienza a Capello MILAN Ecco che cosa c'è dietro all'impressionante serie di dodici successi dello squadrone rossonero Il potere ai giocatori, la scienza a Capello Più fantasia nel gioco, ma preparazione maniacale di ogni gara MILANO. «Ma a Parma, pioveva?». In questa domanda di Capello, c'è tutto il Milan: la sua maniacale voglia di non lasciare nulla al caso per lasciare il meno possibile agli avversari; la sua fame di vittorie direttamente - e non inversamente - proporzionale al ninnerò di esse. Espugnata Bratislava fra gli applausi, l'allenatore dei campioni d'Italia non si crogiola, non si scompone, non cede alle lusinghe. Chiede notizie sugli avversari di domenica. E visto che il Milan ha profuso tante energie, fra uomo in meno e pioggia in più, Capello vuol sapere quanto ha speso la squadra di Scala. No, a Parma non pioveva. E allora? Gran, infortunato, non potrà giocare domenica. Capello memorizza il dato. Proprio da uno 0-0 con il Parma, il 26 mag- gio 1991, prese il via la marcia trionfale della grande armata: quaranta partite senza sconfitte. Un altro risultato positivo e il record, da eguagliato, diventerà assoluto. Dodici gare, dodici vittorie: i segreti del Milan sono il Milan. In Slovacchia mancavano Gullit e Rijkaard, Evani e Massaro, Eranio e Filippo Galli. Albertini è stato espulso al 42'. La svolta è arrivata di nuovo dalla panchina. Da Boban, artefice di splendidi ricami, lui che era sceso in campo solo a Terni e Lubiana. E, soprattutto, da Gambaro: il suo coltello, mai così affilato, ha determinato squarci profondi, e mortali, sul fianco destro della difesa dello Slovan. E la difesa. Dieci gol incassati nelle cinque partite di campionato; zero, nelle tre della Coppa dei Campioni. E quel Baresi. Implacabile. Impeccabile. Gedeone Carmignani, braccio destro dell'Arrigo, allarga le braccia: dei singoli non parlo. Ma da come sgrana gli occhi, si vede che pagherebbe di tasca sua pur di ricondurlo all'ovile. «Dopo MilanLazio erano tutti contenti che mi fossi ritirato dalla Nazionale. Adesso, magari, mi pregheranno di tornarci. Che barba». Il capi¬ tano sbuffa. Benedice la tattica del fuorigioco, che «ci ha permesso di tenerli lontano dall'area». Piccola parentesi: il gol di Timko, annullato per off-side, era valido. Sarebbe cambiata la forma, non la sostanza. Ciò puntualizzato, andiamo avanti. Maldini plaude alla mentalità, Capello e Braida all'umiltà, Van Basten alla versatilità. Le analisi si sprecano: ma non ce n'è una che valga lo strepitoso genio di Marco Van Basten, 28 anni a fine mese. Tutto nasce dalla società. Da Berlusconi. La scelta di Arrigo Sacchi è stata cruciale per indottrinare il gruppo. Non meno fondamentale, l'avvento di Capello: per alleggerirlo di un carico di nozioni che stava portando molti (Van Basten) sull'orlo di una crisi di nervi. Il Milan del «bulgaro» Capello, stratega insigne, fa meno pressing, non disdegna la palla lunga, lascia giocare l'avversario, fa del fuorigioco un diversivo e non un'ossessione. Più forte di tutti, più forte in tutto: anche così, senza arrampicarsi sugli specchi dell'eresia tattica. Regolato da Capello, il potere è tornato ai giocatori: e con il potere, la fantasia. La dittatura del Milan ci sembra inoltre protetta dallo scudo delle nuove regole, studiate su misura per le squadre che fanno del gioco d'attacco la propria bandiera. Ai rivali non resta che aggrapparsi ai luoghi comuni (non esistono squadre invincibili, ogni partita fa storia a sé, il fuorigioco è un'arma a doppio taglio). Domenica tocca al Parma. Confermati Antonioli e Papin, recuperabili per la panchina Eranio e Massaro, turn over ridotto al minimo: Boban, capitano e protagonista ieri a Zagabria (80 minuti) di Croazia-Messico (3-0), farà posto a Gullit. Tassotti, che lamenta una micro-frattura all'alluce del piede destro, 10 giorni di prognosi, sarà avvicendato da Gambaro. Rijkaard ha disertato la partita con la Gallaratese. Non è ancora pronto. Per lo zoccolo duro del Milan, quello di Parma sarà il 4° impegno in 10 giorni, dopo Nazionale, Lazio e Bratislava. Capello è così bravo, così astuto da fingersi preoccupato. Intanto, Ella Aadrianse, l'avvocatessa di Van Basten e Rijkaard, è attesa a Milano lunedì. Discuterà con Galliani il prolungamento del contratto dei due, in scadenza a fine stagione, sino al 30 giugno del 1995. Roberto Beccantini Gambaro, 26 anni, domenica affronterà da ex il Parma di Scala sostituendo l'infortunato Tassotti che si è rotto un dito di un piede