Napoli, ultimatum a Ranieri

Napoli, ultimatum a Ranieri LE AMBIZIONI SONO FINITE NEL CASSETTO Compromesso il campionato e il futuro europeo, Ferlaino concede al tecnico ancora una prova Napoli, ultimatum a Ranieri O domenica batte la Roma o sarà licenziato NAPOLI DAL NOSTRO INVIATO Claudio Ranieri allenerà oggi il Napoli e lo guiderà domenica contro la Roma. Ma se al San Paolo anche i giallorossi faranno risultato come hanno fatto Brescia (pari), Inter, Juve e Paris-StG. (nette vittorie) scadrà l'ultima proroga. Ferlaino, che si dichiara «il più dispiaciuto di tutti» per una situazione che appare senza ritorno, si è preso una lunga giornata di riflessione. Forse per meditare sul danno economico per l'eliminazione ormai scontata dalla Coppa Uefa, che supererà i 6 miliardi. Ma non è solo una questione di soldi. Certo, se Ranieri si dimettesse, il presidente eviterebbe di staccare un assegno da 800 milioni. Il tecnico ha messo il proprio futuro nelle mani della società. Ma Ferlaino ribatte: «Lui deve dirci se si sente di andare avanti». A Ranieri, cui si dà merito di aver gestito al meglio il dopo Maradona con il quarto posto dell'anno scorso, si rimprovera di non aver saputo sterzare, cambiando il rapporto con i giocatori, rimasto troppo fraterno. Ma è meglio affidarsi a un allenatore che non conosce l'ambiente e ricominci tutto da capo come Vicini (favorito) o Pascetti, oppure è necessario richiamare Bianchi, o addirittura puntare su Castagner, l'allenatore che piace a Moggi, in procinto di tornare a dettar legge sul Golfo? Il dopo Ranieri è già cominciato, ma nessuno si sbilancia. Non lo fa la società che, però, non ha problemi ad additare nel tecnico l'unico responsabile: «E' lui che ha voluto Pari, Thern e Policano. E' lui che ha rifiutato i rinforzi Soldà e Maiellaro». Non lo fanno i tifosi, divisi. Quelli più caldi hanno fischiato e tolto gli striscioni dalla curva B l'altra sera. Ma intanto, mai come quest'anno (dai tempi del primo scudetto maradoniano) avevano sottoscritto così tanti abbonamenti: 40 mila. Pesaola, vecchio allenatore che vive a Napoli da anni, avrebbe la ricetta per Ranieri: «Acqui¬ sti Renica e lo usi come libero che spazza e rilancia, metta Ferrara stopper, Corradini e Francini terzini. Policano, Thern e Crippa a centrocampo e il tridente Zola-Careca-Fonseca pronto a colpire in contropiede. Ma tenendo la squadra corta, all'indietro, altrimenti come si fa a partire in contropiede?». Juliano, bandiera per 25 anni, afferma: «Chi gioca nel Napoli di malavoglia non può reggere in questa piazza. Il San Paolo ha fatto tremare i suoi campioni più grandi, figuriamoci chi non sa assumere ruoli di minima responsabilità. A Feriamo suggerisco di farsi consigliare da chi conosce la realtà Napoli. Ma non dica che Ranieri è l'unico responsabile, sono sempre i presidenti che fanno le squadre». Chi, dunque, sulla poltrona che scotta? Castagner? «Ci verrei di corsa». Vicini? Sarebbe contento anche di una soluzione pro-tempore, fino a giugno '93, e la cosa piace a Ferlaino. Fascetti? «Mi sento il favorito, inutile negarlo», ha confessato. O Bianchi? Ferlaino sta interpellando (forse l'ha già fatto) proprio l'allenatore che più di ogni altro accontenterebbe la piazza. «Non ho sentito il presidente», giura Bianchi dal suo rifugio bergamasco. Però non chiude la porta in faccia al passato che ritorna. «In una città come Napoli è basilare che un tecnico sappia mantenere la squadra ad alti livelli. E per farlo è determinante conoscere l'ambiente». Anche Ferlaino sa che per Napoli uno come Bianchi è l'ideale. Ma è la soluzione di più lenta definizione e il tempo stringe. Troppi sono gli intoppi, non ultimo quello di Moggi. Se il dg del Toro si riaccasa sotto il Vesuvio, è difficile che Bianchi dica sì. Tanto più che un Moggi a Napoli fra qualche settimana, potrebbe dire un Mondonico a Napoli in giugno. Anche Bianchi preferirebbe cominciare dalla prossima stagione. E allora? L'unica è davvero sperare che Ranieri batta la Roma? Forse sarebbe una «disgrazia» anche maggiore. Lunedì mattina un tecnico nuovo avrebbe infatti modo di presentarsi, guidare la squadra nel difficile retour match di Verona in Coppa Italia (2-1 all'andata per il Napoli), andare a Bergamo e Parigi, quindi affrontare con quindici giorni di rodaggio il match interno con il Milan. Franco Badolato IL CROLLO DEI PARTENOPEI C. ITALIA MODENA-NAPOLI | 0-3 SERIEA FOGGIA-NAPOLI 2-4 SERIEA NAPOLI-BRESCIA 0-0 r C. UEFA NAPOU-PARISS.G 0-2 6/9 13/9 16/9 20/9 27/9 30/9 4/10 7/10 18/10 21/10 Ranieri (foto) non si dimette ma il Napoli pensa già al sostituto Tra i possibili nuovi tecnici anche Bianchi