Morris Garages, che idea

Morris Garages, che idea Morris Garages, che idea Ecco l'affascinante vicenda di un marchio degli Anni 20 GLI spider della marca inglese MG sono stati per molti anni le vetture sportive più famose del mondo, e per certi aspetti autentiche caposcuola. Con le loro linee squadrate, i caratteristici sportelli di accesso sagomati in modo da lasciare libertà di movimento alle braccia, il parabrezza abbattibile in avanti, le ruote a raggi tangenti, rendevano le MG assolutamente inconfondibili. Largamente imitate soprattutto da altri costruttori inglesi negli anni d'oro dell'industria automobilistica britannica, cioè fra il '20 e il '40, prodotte ancora dopo l'ultima guerra con successivi aggiornamenti meccanici e stilistici, fino al lento declino consumato una decina di anni fa (anche se il marchio prestigioso è stato poi riesumato su certi modelli della Rover), le origini e le vicende della MG sono un pezzo importante della storia dell'automobile. Agli inizi degli Anni 20, la marca Morris, appartenente a Lord Nuffield, era affiancata da una società per la distribuzione e l'assistenza alle sue vetture. La società si chiamava Morris Garages Ltd, e ne era responsabile il signor Cecil Kimber, grande appassionato di macchine sportive, che pensò bene di utilizzare gli chassis Morris potenziandone il motore e dotandoli di una carrozzeria aperta a due posti. Dalle iniziali di Morris Garages le chiamò MG. L'iniziativa di Kimber riscosse subito un grande successo in Gran Bretagna, tanto da avere un seguito immediato con successivi modelli non più derivati dalle Morris, ma completamente originali. Il primo grande successo commerciale fu conseguito verso la fine del decennio dal piccolo modello MG typo M (o Midget), di 850 ce, presto richiestissimo anche negli Stati Uniti. Seguì una lunga serie di Midget, contrassegnate da sigle diverse (C, D, F, J etc.) e di Magnette. Ma la fama delle MG era essenzialmente alimentata dalle affermazioni sportive e da record internazionali di velocità, come quello conquistato nel 1930 da George Eyston sulla pista • di Montlhéry, su una MG monoposto di 750 ce con compressore, a oltre 160 orari, primato per la classe 750 che nel 1957 Goldie Gardner porterà a 217 km/h. Forse la più celebre delle MG d'anteguerra è stata la serie K 3 Magnette, con la quale la coppia Lurani-Eyston si aggiudicò nel 1933 la vittoria nella classe 1100 alla Mille Miglia. Nello stesso anno il grande Tazio Nuvolari - per la prima e unica volta al volante di una MG - vinse a sensazione, battendo macchine di ogni cilindrata, il Tourist Trophy dell'Ulster su una K 3 Magnette dotata di cambio semi-automatico Wilson a preselezione. Questa macchina aveva motore a sei cilindri di 1087 ce con compressore volumetrico. A metà degli Anni 30 la MG Car Company, che dal 1930 era indipendente, passò al gruppo Nuffield, che comprendeva le marche Morris, Wolseley e Riley, abbandonando l'attività sportiva ma cominciando a produrre i suoi ormai famosi spider e, per la prima volta, anche raffinate berline di varie cilindrate. Cominciava la linea degli spider Serie T: dapprima la TA poi la TB, che inauguravano la classica, imitatissima, inconfondibile «linea MG». Subito dopo la guerra, già nel 1945, usciva il modello Midget TC con motore di 1250 ce (lo stesso della precedente TB) e ancora di meccanica tradizionale, con le sospensioni a balestre anche all'avantreno. Soltanto nel 1949, con la Serie TD, apparvero le ruote anteriori indipendenti, e fu un rinnovato successo (30 mila unità costruite, almeno metà delle quali vendute negli Stati Uniti). Infine, nel 1953 era la volta della TF, anche con cilindrata 1500, parzialmente ridisegnata, con maschera anteriore inclinata e fari incorporati nei parafanghi: la più bella delle MG. Appena un anno prima si era avuta la fusione fra la Austin e il Gruppo Nuffield con la nascita della British Motor Corp., successivamente diventata British Motor Holding, poi British Leyland, Austin-Rover e infine Rover Group. E il vecchio, mitico spider MG cambiava forma, modernizzandosi nella MG A, una due posti di linea piacevole ma senza la inconfondibile personalità, il fascino dei vecchi spider MG, automobili che hanno segnato un'epoca, creato un costume. E oggi diventati preziosi oggetti di collezionismo. Ferruccio Bernabò

Luoghi citati: Gran Bretagna, Stati Uniti, Ulster