Tmc: saranno solo canzonette ma la più bella sei proprio tu

Tmc: saranno solo canzonette ma la più bella sei proprio tu TIVÙ'& TIVÙ' Tmc: saranno solo canzonette ma la più bella sei proprio tu LA più bella sei tu» è arrivata alla terza edizione, su Telemontecarlo. Quest'anno la sfida, che è canora, non riguarda più i brani del Festival di Sanremo, ma quelli italiani classici, schierati contro i classici stranieri. Una partita Italia-Resto del Mondo arbitrata da Luciano Rispoli, guardalinee Laura Lattuada. E' rinfrescante, occuparsi ogni tanto di una trasmissione della rete diretta da Emmanuele Milano. Una rete anomala, nel panorama televisivo italiano, una rete che, pare quasi incredibile, non ama si parli di lei. Lavora, produce, si occupa di sport, problemi sociali, canzonette, trasmette telegiornali, ma tutto sempre lontano dallo scandalo, dai titoli violenti dei giornali. Quando qualcuno ci prova, a suscitare clamore, viene allontanato. Successe a Mino Damato quando volle trasmettere il terribile documento (poi sospettato di falsità) di una esecuzione capitale, avvenuta in America, tramite sedia elettrica. Gli avevano detto «non farlo», lui l'ha fatto lo stesso, e se n'è dovuto andare. E quando Alba I Parietti, mentre era sotto conI tratto con Tmc, andò a lavorare alla Rai? Altre reti avrebbero organizzato scene da baraccone. Qui invece mantennero la calma, la collaborazione con la concorrenza e anche la Parietti (che infatti ora conduce il venerdì, con Susanna Agnelli e Athina Cenci, «Tre donne intorno al cor»). Non è dunque una rete blanda e poco decisa, Tmc. Semplicemente, ha una linea e la rispetta. Neppure è inserita nella classifica dell'Auditel: fa i suoi programmi senza l'isteria di dover sapere (e far sapere) immediatamente a tutti il numero dei telespettatori che li hanno seguiti. Gli uffici stampa, che di norma non informano ma tormentano, sono stranamente discreti e ugualmente efficienti. Le interruzioni per la pubblicità ci sono, i messaggi promozionali pure, questo sì: sempre di rete commerciale si tratta. Ma i prodotti finiti, cioè le trasmissioni, si presentano di solito garbati, fatti bene, gradevoli, pur senza urla, scommesse e scoop veri o falsi. Prendiamo «La più bella sei tu» che prevede, oltre alla gara fra canzoni, un gruppetto di ospiti in salotto. Il solito salotto. Certo, le trasmissioni sono tutte uguali dovunque, per quanto Tmc sia una rete anomala, non lo è fino al punto di fare programmi originali... Però c'è salotto e salotto: e quelli intorno alle canzonette di Rispoli sono particolarmente simpatici. Sarà per gli ospiti che vi partecipano, sarà per l'aria che vi spira. Un'aria familiare, allegra ma non sciocca, vivace ma non esagitata. L'altra sera c'erano Barbara Palombella giornalista e prossima conduttrice tv (la domenica su Raitre con Barbato); Alfredo Biondi, vicepresidente della Camera, Carla Urban, Simona Marchini (che farà anche lei, come Venditti, l'ambasciatore per l'Unicef), Gianfranco Iannuzzo, Umberto Smalla, Barbara D'Urso. E, in ritardo come si conviene al suo rango (e agli scioperi degli aerei che pure lei ha subito) è arrivato infine il ministro Margherita Boniver. Si parlava di romanticismo, di primi amori e di canzoni collegate. L'ormai abusata frase dice: sono solo canzonette. Eppure non è la canzonetta, la colonna sonora della nostra vita? Alessandra Co mazzi — I zzi

Luoghi citati: America, Italia, Sanremo