Ecco le star della malamoda di Franco Pantarelli

Ecco le star della malamoda Il settimanale americano «People» dà i voti, Annette Bening eletta regina dell'abbigliamento Ecco le star della malamoda Bocciate la Trump e Monica Seles NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Da una parte Annette Bening, dall'altra Ivana Trump: la classifica di quest'anno dei dieci meglio e peggio vestiti che il settimanale americano «People» ha appena pubblicato sembra tenere presente anche della classifica delle simpatie che il suo pubblico distribuisce alle «personalità». Ambedue le prime classificate devono la loro fama a un matrimonio: con l'ombroso e discreto «tombeur de femmes» Warren Beatty la prima, con il più noto palazzinaro di New York la seconda. Ma mentre Annette ha saputo difendersi - dice «People» - dimostrando di essere anche brava di per sé con la «nomination» all'Oscar ottenuta l'anno scorso e riuscendo a imporre il suo stile sobrio a suo tempo disdegnato dai «facitori di dive» di Hollywood, Ivana è sempre lì a sfruttare le gioie del suo matrimonio, anche dopo che Donald le ha voltato la sua «faccia da faina». L'ultima notizia delle loro vicende post-matrimoniali è che il povero Don non vuole più darle il mezzo miliardo l'anno pattuito perché lei se lo spende col suo nuovo boyfriend. E questo, il pubblico di «People» non lo perdona. Così, il massimo della simpatia e il massimo dell'antipatia quest'anno finiscono per coincidere con l'estrema eleganza e con la patente di pacchianeria. E le foto che la rivista pubblica come prove a carico sono decisamente schiaccianti: Annette impegnata a sfoderare il suo famoso sorriso sopra a un giacca-pantaloni castigato e disarmante; Ivana conciata dentro una cascata di perline in cui si confondono i due ciondoli che porta alle orecchie, per non parlare della seconda prova: una giacca che al posto dei bottoni ha dei corni di capra. «People» non discrimina fra uomini e donne. L'unica cosa che conta è che si tratti di gente ricca e famosa. Così al secondo posto dei «meglio» ecco Michael Jordan, che fra i tifosi del basket è noto come «quello che cammina nell'aria». Per la verità, a vederlo nelle interviste del dopo partita o anche quando vanta le qualità delle scarpe Nike, non sembrava un «papabile» alla classifica dell'eleganza, ma «People» lo mostra in un impeccabile smoking e con una faccia cordiale che sicuramente sarà una sorpresa per quelli abituati a vedere le sue smorfie cattive quando si aggrappa al canestro dopo averci infilato la palla di prepotenza. Il suo omologo fra i «peggio» è Pauly Shore, eroe degli «One night stand», quegli spettacoli in cui il comico parla, parla, e il pubblico si sbellica dalle risate. La prova? Una foto con pantaloni rosati pieni di stelline e il sopra coperto, nell'ordine, da una maglietta bianca con teschi neri, una camicia di un giallo che fa male agli occhi e un giubbotto jeans guarnito di camoscio. Si prosegue con un omaggio alla «casalinga eleganza» di Tanya Tucker, cantante country e alle quattro splendide figliole del gruppo «En Vogue», quelle che quando cantano, diceva un critico assatanato tempo fa, «si ascoltano con gli occhi». Al quinto posto c'è Peter Jennings, l'anchorman della Abc che piano piano, collocandosi a metà strada fra l'aggressivo Dan Rather della Cbs e il remissivo Tom Brockau della Nbc è riuscito a conquistare il primo posto nell'ascolto. A questo successo, sostiene «People», non sono estranee le sue cravatte scelte sempre con cura, le sue camicie «mai bicolori» e il fazzoletto al taschino «così discreto». E Jacqueline Kennedy, che nella classifica dei «buoni» non manca mai da anni? C'è anche questa volta, naturalmente. Per «People» l'ex first lady è ormai una leggenda. Per descriverla non serve neanche tanto spazio. La parola che la definisce meglio è: «eleganza», il suo record: «Mai fatto un passo falso nello stile». Ma l'elenco più succoso è certamente quello dei «cattivi», che nelle pagine di «People» sembra una sorta di galleria degli orrori. Ecco la tennista Monica Seles, la cui unica scusante è che «è ancora molto giovane», ecco Madonna, schiava della «necessità di scioccare sempre», ed ecco Geena Davis, che è la Rita Hayworth dei giorni nostri «più nel male che nel bene». Poi, «fuori classifica», ci sono George Bush che per mostrare una maglietta verdina gonfia fiero il torace, Bill Clinton e Albert Gore vestiti da minatori, una tremenda Barbra Streisand che sembra un cardinale e Michael Jackson. Franco Pantarelli CANDICE BERGEN E JACKIE ONASSIS GEENA DAVIS E MONICA SELES C I G D Da sinistra, Michael Jordan, campione del basket americano, giudicato numero due nella classifica dei più elefanti e il cantante r ichael Jackson b -cciato in abbigliamento

Luoghi citati: Hollywood, New York