lacp, 365 famiglie senza riscaldamento di G. Dol.
lacp, 365 famiglie senza riscaldamento In corso Agnelli per un contenzioso tra l'istituto e una ditta. Gli inquilini: non ci hanno avvisato lacp, 365 famiglie senza riscaldamento Una lunga storia di caldaie rotte e sostituite dopo un anno Le 365 famiglie delle case popolari di corso Agnelli 156, gestite dallo lacp (Istituto autonomo case popolari), sono al freddo. Il riscaldamento arriverà domenica se andrà tutto bene. In questi giorni inclementi possono solo protestare. «Noi non sappiamo nulla di quello che succede - afferma Libera Viora, del Movimento federativo democratico, inquilina di queste abitazioni -: nessuno ci ha avvisato, neppure un comunicato. La scorsa settimana sono venuti degli operai, hanno fatto uno scavo, posato dei tubi, messo delle caldaie nuove nell'apposito locale. E poi basta». Ma il freddo di questi giorni, scampolo anticipato dell'inverno, ha causato disagi agli abitanti di questi caseggiati. Non si contano i raffreddori e le in¬ fluenze, specialmente fra gli anziani. «Sono 10 giorni che hanno posato i tubi - dicono Nino Felletti e Antonio Rosa -: poi non abbiamo più visto nessuno lavorare. E' mai possibile che questi lavori devono essere eseguiti adesso che fa freddo? Perché non li hanno fatti quest'estate? C'era tutto il tempo disponibile». La contestazione è dura nei confronti dello lacp: «Perché cambiano adesso le caldaie? domanda l'infermiere Antonino Circiello -. E' una settimana che le hanno portate nei locali e sono lì ferme. Tanti anziani si sono già ammalati. E' una situazione inaccettabile». Ecco come lo lacp spiega il perché si è arrivati ad avere ancora gli appartamenti al freddo. «Un anno e mezzo fa - racconta l'ingegnere Rocco Coirò, coordinatore dei servizi tecnici - facemmo domanda all'Italgas di metanizzare la zona. La domanda fu accettata. Ma i lavori non li richiedemmo poiché le caldaie di queste case erano ancora a gasolio». Ma nello scorso inverno le caldaie di corso Agnelli 156 (appena sostituite) si ruppero. E non ripresero più a funzionare. Vennero sostituite con altre. Peggio che andar di notte: altri guai e interruzioni. Lo lacp aprì un contenzioso con la ditta fornitrice, lite che è durata fino a pochi giorni fa. «Tutto è andato per le lunghe - spiega l'ing. Coirò -: ognuno tirava per i propri interessi. Così, visto che le caldaie a gasolio non funzionavano, in sostitu¬ zione di queste ci siamo fatti consegnare quelle a gas. Questo in base all'accordo raggiunto con la ditta fornitrice. Le caldaie sono arrivate solo nei giorni scorsi». Però gli intoppi non sono finiti per le case di corso Agnelli, anche se l'Italgas in due-tre giorni aveva già approntato il rifornimento all'impianto centralizzato. Si è scoperto che c'era un problema di tubi di diametro differente, poiché vi hanno lavorato ditte diverse, Ora si dovrà superare anche questo ostacolo. Conclude l'ingegner Coirò con una promessa: «Per domenica tutte le famiglie avranno i termosifoni caldi». In corso Agnelli non aspettano altro. Nel frattempo le stufette sono roventi, [g. dol.]
Persone citate: Antonino Circiello, Antonio Rosa, Nino Felletti, Rocco Coirò, Viora
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