La Stampa - Consultazione Archivio

La Fifa propone quarto straniero in panchina A ZURIGO Sacchi unico contrario La Fifa propone quarto straniero in panchina ZURIGO. Tre stranieri in campo più uno in panchina a partire dalla prossima stagione (1993-'94): Joseph Blatter insiste. Ieri, la proposta del segretario generale è stata discussa e approvata in seno alla commissione tecnica della Fifa. Un solo «voto» contrario, quello di Arrigo Sacchi, invitato speciale («Lo straniero bravo parte titolare, i giocatori italiani perderanno diciotto posti in panchina»). Di parere contrario, il et tedesco, Berti Vogts: «Secondo me ogni squadra in Europa dovrebbe poter tesserare quattro stranieri e farne giocare tre con il quarto in panchina». D'accordo con Vogts, l'allenatore della Scozia, Andy Roxburg. Adesso il piano Blatter passerà al vaglio del comitato esecutivo della Fifa, prossima riunione il 4 dicembre. Decisione finale, se non già in quella sede, nei primi mesi dell'anno nuovo. La stessa Uefa è pronta a raccogliere il segnale. Visto che il libero tesseramento in ambito Cee è garantito da una legge, patrocinerà presso i suoi affiliati la canonica scappatoia del gentleman's agreement. Durante la tavola rotonda sugli stranieri, Sacchi ha detto: «Molti calciatori forestieri di alto livello in un campionato non nuocciono alle nazionali in quanto contribuiscono ad elevare il livello generale di gioco e quindi anche quello degli atleti indigeni». All'ordine del giorno dei lavori della commissione c'erano, infatti, anche i problemi che possono incontrare le nazionali quando alcuni dei loro giocatori che partecipano ai campionati esteri sono costretti dalle norme della Fifa a guardare un buon numero di partite dalla tribuna. Sacchi non ritiene che questo sia un problema per le squadre nazionali: «Se ci piazziamo nell'ottica dello spettacolo in campionato, è ovvio che vedere in tribuna Papin, Gullit o Riedle è una grave perdita per lo spettacolo, però può essere un vantaggio per le loro rappresentative nazionali. E' meglio che un calciatore giochi 50 partite l'anno, invece di 80».