Poste, Svizzera batte Italia 3 minuti a 25 di Oreste Del Buono
Poste, Svizzera batte Italia 3 minuti a 25 RISPONDE O.d.6. Poste, Svizzera batte Italia 3 minuti a 25 Caro Del Buono, tutti si lamentano dei servizi nel nostro Paese. Inefficienza del personale o delle strutture? lo effettuo frequenti pagamenti per via postale destinati alla Francia ora dalla Svizzera, ora dall'Italia, a seconda di dove mi trovo. In Svizzera, mi presento allo sportello con il modulo già compilato, con l'indicazione di beneficiario, importo, ordinante e giustificativo. Lo sportellista deve solo applicare il cambio secondo le tabelle del resto ben visibili al pubblico, incassare e rilasciare la ricevuta. Tempi medi: 3-4 minuti. In Italia, invece... Carlo Brocca, Montana GENTILE signor Brocca, le lascio volentieri lo spazio necessario al suo istruttivo confronto. Istruttivo e utile per tutti. «In Italia, invece, devo presentare all'impiegato in chiara calligrafìa tutti i dati occorrenti perché lui possa estrarre dalla carta valori il modulo (numerato) che poi riempirà personalmente a macchina. Tempi medi - anche perché la compilazione è in lingua straniera: 12-13 minuti. Poi...». Già c'è un poi. «Poi deve farsi indicare il cambio del giorno dal capufficio (non sempre disponibile subito) calcolare il controvalore e farlo controllare. Tempi medi: 4-5 minuti. A questo punto ricopia tutto a mano su un librone cronologico, retaggio dei tempi delle restrizioni valutarie. Altri: 5-7 minuti. Finalmente allo sportel- Poste, Sbatte3 minu vizzera Italia ti a 25 10 registra, incassa e rilascia la ricevuta: 2 minuti. Per un totale di 25-28 minuti quando tutto va liscio. Dunque un qualunque impiegato postale svizzero esegue in 3-4 minuti l'operazione per cui le strutture italiane impongono al loro più diligente impiegato almeno 25 minuti. E poi ci si sorprende se 11 personale non basta mai ed è disincentivato!...». Gentile signor Brocca, la devo proprio ringraziare per la collaborazione. Un valido esempio per capire in che mani siamo. Ma lei ha da aggiungere ancora qualcosa in proposito e le lascio di nuovo la parola: «Quanto al cliente, mentre è quasi sicuro di non dover far coda in Svizzera, da noi pressoché inevitabilmente deve farne un bel po' proprio perché tutte le procedure sono inutilmente laboriose. Basti ricordare che, sempre in Svizzera, anche canoni televisivi, bolli automobilistici, assicurazioni - al pari di quel che succede da noi per tasse, utenze e simili - non impongono code perché le relative bollette sono abitualmente domiciliate in banca, che provvede a pagarle secondo ordini permanenti notificati in anticipo alle amministrazioni competenti». Oreste del Buono
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