«Falsi storici» i quadri di Liggio

«Falsi storici» i quadri di Liggio Il boss voleva essere scarcerato per lavorare meglio alle sue opere d'arte «Falsi storici» i quadri di Liggio Un compagno di cella pentito: li ho dipinti io PALERMO. Luciano Liggio non saprebbe dipingere ed i quadri che dice di avere dipinto in carcere sarebbero stati in effetti opera di Alessandro Bronzini, 44 anni, e di Gaspare Mutolo, 54 anni. Lo sostiene proprio Mutolo, che sconta una condanna a 14 anni per associazione mafiosa e traffico internazionale di stupefacenti, che recentemente si è pentito. Secondo Mutolo, Liggio «non saprebbe neppure tenere un pennello in mano, tanto meno disegnare una margherita». Bronzini, prima di essere arrestato per associazione mafiosa e condannato a due anni di reclusione al maxi processo, era un pittore con una certa notorietà a Palermo. Mutolo sostiene di parlare con cognizione di causa perché condivideva la cella di Liggio, all'Uc- ciardone, nel periodo in cui il boss di Corleone si dedicava alla pittura.,- . Liggio nel 1987 chiese ed ottenne di fare uscire dal carcere una cinquantina di tele a olio che furono ordinate in una mostra, per interessamento dei suoi legali, in una piccola galleria privata di Palermo. Vi fu anche chi ne acquistò alcune, pagandole anche dieci milioni di lire, e il ricavato venne devoluto, riferirono gli avvocati del boss, in beneficenza. In quello stesso periodo fu avviata la richiesta di scarcerazione di Liggio, sulla base delle disposizioni della legge Gozzini. L'iter del provvedimento fu bloccato dalla magistratura sarda (il boss era stato nel frattempo trasferito in una cella del carcere di Bad'e Carros, la prigione di Nuoro) secondo la quale l'offerta di un lavoro a Luciano Liggio da parte di un artigiano sardo, precondizione essenziale per il rilascio in prova, non sarebbe stata del tutto «spontanea». Pareri negativi sul rilascio di Liggio erano stati anche formulati da vari magistrati di Palermo. [Ansa] II boss Luciano Liggio ha venduto alcune sue tele per cifre fino a dieci milioni

Luoghi citati: Corleone, Nuoro, Palermo