Con «Ultime notizie» in scena dal 20 promette un divertimento «spietato»

BEPPE GRILLO CONTRO TUTTI AL COLOSSEO BEPPE GRILLO CONTRO TUTTI Con «Ultime notizie», in scena dal 20 promette un divertimento «spietato» IL Colosseo «se la ride» della crisi che fa tremare il mondo dello spettacolo italiano e che ha colpito con forza anche Torino (vedi i problemi del Regio, della Rai e del Teatro Stabile). Inaugura così una stagione all'insegna del comico con una serata di sicuro successo: sarà Beppe Grillo il 20 ottobre (alle 21) ad «aprire le danze». In scena il comico genovese proporrà «Ultime notizie». L'esigenza a teatro (e altrove) è sempre più quella di ridere. Le platee si riempiono soltanto con il genere comico, e ovunque, nei microcosmi di circoli e birrerie, fiorisce il cabaret, come un bisogno che è ormai anche moda. Con Grillo gli organizzatori promettono «uno spettacolo improntato al divertimento». Ma chissà. Nelle ultime apparizioni sui palcoscenici italiani, il comico è apparso più duro del solito, amaro e feroce in certe sue battute al cianuro. A Milano, nel febbraio scorso, aveva avvertito in apertura di uno show violentissimo: «Sarò pesante, mi sentirete dire parolacce, perché mi sono abbrutito in questi anni». E giù scurrilità, bile e insulti. Non aveva risparmiato nessuno, del Belpaese, mettendo insieme pensionati e Moane, handicappati e sieropositivi, extracomunitari, leghisti, ebrei, skinheads, meridionali. Come chi non ne può più di starsene zitto e manda tutti «in quel posto». Si era preso anche una querela dalla Guardia di Finanza, che poi era finita nel nulla. A giugno era venuto a Venaria per la Festa della Quercia: anche qui erano volate parolacce a 360 gradi. Oggi chissà. Vedremo. Dopo una pausa di più di un mese, il 10 dicembre arriva il secondo appuntamento del cartellone: «Sotto sopra», con la Premiata Ditta (Ciufoli, Draghetti, Foschi e Insegno), la doppia coppia d'attori che la fa da padrone nelle domeniche televisive Rai. Si torna alla tradizione, dal 26 al 31 gennaio, con Carlo Giuffrè che propone «I casi sono due», una commedia di Armando Curdo che fu cavallo di battaglia di Eduardo e Peppino De Filippo. Febbraio (dal 23 al 28) vede Dario Fo in palcoscenico con il suo «Mistero buffo», un racconto che si riaccende in teatro dopo cinque anni di assenza dai cartelloni. Neil'«evasione» proposta dalla stagione «Arcobaleno» non poteva mancare il trasformismo. E così ecco Arturo Brachetti, il «Fregoli» delle scene, dal 2 al 7 marzo con «Il mistero dei bastardi assassini» di Robert Thomas. La passerella si conclude il 30 marzo con Lello Arena in «Il triangolo del... Bermude», un buffo vaudeville sul triangolo amoroso. Al cartellone teeatrale si affiancherà quello musicale organizzato in collaborazione con la Compagnia d'Operette «Belle Epoque»: presenta cinque tra le più famose operette («Il paese dei campanelli», «La vedova allegra», «La principessa della Czardas», «Il paese del sorriso», «Cin cin là») a partire dal 20 novembre. Cristina Caccia

Luoghi citati: Milano, Torino, Venaria