Partorisce in ospedale e getta la bimba nel bagno di F. Mil.

Partorisce in ospedale e getta la bimba nel bagno Napoli, ventenne. Ha ingannato anche i medici Partorisce in ospedale e getta la bimba nel bagno NAPOLI. Pasqualina si trova in un letto dell'Ospedale civile di Nola, sorvegliata giorno e notte. Anche se continua a proclamarsi innocente, su di lei grava un'accusa terribile: occultamento di cadavere, quello della bimba che ha dato alla luce e ha abbandonato, all'alba di domenica, in una toilette del pronto soccorso. Rischia anche di peggio: se la neonata era ancora in vita al momento del parto, dovrà rispondere di infanticidio. Una storia ancora da chiarire, quella di Pasqualina Del Mastro, 20 anni, operaia in una fabbrichetta di scarpe. Due giorni fa, in preda a forti dolori all'addome, ha lasciato la casa in cui vive con i genitori, a Saviano, e si è rivolta ai medici del pronto soccorso di Nola. Non ha rivelato di essere incinta al sesto mese, né chi dovrebbe averla visitata si è accorto della gravidanza. Tutto si è risolto in pochi minuti, con una diagnosi generica e una terapia semplice: una soluzione antispastica da somministrare con una fleboclisi. Dopo pochi minuti, però, Pasqualina ha chiesto a un infermiere di toglierle l'ago dalla vena: «Ho bisogno di andare alla toilette, faccio presto», ha spiegato. Appariva tranquilla, quando è tornata nella saletta del pronto soccorso. Poi è tornata a casa. La macabra scoperta nel primo pomeriggio. Una paziente ha notato che qualcosa otturava il water e ha chiamato un infermiere. «Mi si è gelato il sangue nelle vene quando ho capito di cosa si trattava - ha poi raccontato ai poliziotti -: era un neonato perfettamente formato, una femmina». Secondo i medici che per primi hanno esaminato il corpo della bambina, il cordone ombelicale era stato strappato in modo grossolano dalla madre. I sospetti della polizia si sono subito addensati su Pasqualina. E una visita ginecologica ha confermato gli indizi. [f. mil.]

Persone citate: Pasqualina Del Mastro

Luoghi citati: Napoli, Saviano