E' la festa dei donatori, trova un cuore nuovo di Angelo Conti
E' la festa dei donatori, trova un cuore nuovo La manifestazione a favore dei trapianti porta fortuna ad un uomo di 47-anni ormai in fin di vita E' la festa dei donatori, trova un cuore nuovo 7/ difficile intervento alle Molinette La manifestazione a-favore dei trapianti, che si ò svolta ieri a Torino Esposizioni, con le evoluzioni di una mongolfiera (peraltro fortemente avversate dal vento), ha indubbiamente portato fortuna ad Antonio Notaro, 47 anni, originario di Palermiti, in provincia di Catanzaro, già segretario romano dell'ex sindaco di Torino on. Magnani Noya. Ormai in fin di vita per una gravissima forma di miocardiopatia dilatativa, ha trovato un donatore proprio mentre decine di volontari dell'Aido e dell'Avis si facevano interpreti di una capillare azione di propaganda. All'ospedale delle Molinette l'equipe del professor Mario Morea e del dottor Michele Di Summa è infatti entrata in azione per sostituirgli un organo pesantemente compromesso. «Ci trovavamo di fronte - spiega Di Summa, responsabile del centro trapianti di cuore - ad uno dei classici viaggi della speranza. Quest'uomo da dieci mesi viveva a Torino, fra pensioni ed ospedali, in attesa di un trapianto. Una lunga odissea, che è stato possi- bile concludere ieri, grazie alla disponibilità di un cuore con gruppo sanguigno zero Rh negativo. Un gruppo abbastanza diffuso, ma che singolarmente non riuscivamo a trovare da tempo fra i donatori. Il ricevente è giunto al trapianto molto provato, e questo fatto ci ha creato numerosi problemi in più. Comunque il decorso post-operatorio immediato appare regolare e positivo. Quindi siamo ottimisti». A donare l'organo è stato un uomo di 41 anni, di Carmagnola, ricoverato due giorni fa al Nuovo Martini per una grave emorragia cerebrale. La morte cerebrale è stata accertata sabato alle 20 nel reparto del prof. Gorgerino. Do- po le prescritte 12 ore di osservazione (da parte di un anestesista, un neurologo ed un medico legale) è stato dato il via all'espianto. L'intervento compiuto ieri dall'equipe delle Molinette è il 53° dall'inizio dell'attività trapianti, già il 18° del 1992, un anno che si avvia a segnare un insperato record dopo la flessione di donazioni, registrata lo scorso anno. «Una grossa mano - conclude Di Summa - ce la stanno dando manifestazioni come quella del Valentino che, in poche settimane, hanno già portato centinaia di nuove iscrizioni all'associazione donatori di organi ed hanno soprattutto fatto parlare di questo problema». Anche i reni sono stati trapiantati alle Molinette, mentre si è invece dovuto rinunciare al fegato, trasferito a Milano. «Purtroppo siamo stati bloccati dalla mancanza di posti in rianimazione - spiega Mauro Salizzoni, il chiururgo responsabile del progetto trapianti di fegato -: ne abbiamo uno solo, presso il reparto del prof. Maritano, ed è attualmente occupato dal precedente trapiantato. Ci sono comunque concreti segnali di una soluzione di questo problema: sia l'assessore Maccari, sia il direttore sanitario Rivara, sia il commissario Silvano paiono decisi a risolvere tutto entro tre mesi». Angelo Conti L'ex segretario dell'on. Magnani Noya attendeva da dieci mesi Le firme dei donatori davanti a ToExpo. Il dottor Di Summa
Luoghi citati: Carmagnola, Catanzaro, Milano, Palermiti, Torino
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