«Politici, si cambia con i referendum» di Valerio Zanone
«Politici, si cambia con i referendum» Affollato dibattito all'Unione Industriale «Politici, si cambia con i referendum» Alla spicciolata, ma si sono presentati in 200, all'Unione Industriale di Torino. Sorpresi i relatori: e chi se le aspettava, 200 persone, di domenica e con il sole? Professionisti e imprenditori, qualcuno con moglie e figli, molti i giovani, per uno di quei convegni che in queste settimane riempiono sale e salette d'Italia. Titolo: «Difendere i referendum». Relatori: Massimo Severo Giannini, presidente del Corid, Francesco Mazzola, vicepresidente del gruppo de al Senato, del Movimento Popolari per la riforma; Valerio Zanone, presidente del pli. A far gli onori di casa, Claudio Barbesino, presidente del Gruppo giovani imprenditori. A sostituire Giannini, malato, è venuto Marcello Pera, segretario del Corid, il movimento che lanciò alcuni dei 13 referendum sui quali si potrebbe votare a primavera, fra cui quelli per l'abolizione delle Partecipazioni statali e della Cassa per il Mezzogiorno. Ma Giannini ha inviato una lettera, in cui si annunciano le proposte per il congresso del Movimento referendario che si terrà sabato a Roma. Quattro le ipotesi da discutere: tornare a essere un movimento di opinione. Oppure scendere in campo con liste proprie. Oppure allearsi a una delle «nuove formazioni politiche trasversali» (Martelli, o Alleanza democratica), mantenendo però una certa indipendenza. Ultima strada: lasciar perdere l'indipendenza. «Niente è ancora deciso», dice Giannini, ma «occorre non farsi sorprendere dagli eventi». Nessuno si nasconde la crisi dei partiti. Marcello Pera: «Una legge elettorale con premio di maggioranza aggraverebbe la crisi». Gli replica Mazzola: «Nella bicame¬ rale si sta facendo strada l'ipotesi di un sistema uninominale maggioritario». Conclude Zanone: «I partiti così come sono non possono vivere più. Tra il vecchio che stenta a morire e il nuovo che stenta a crescere, scelgo il nuovo». Il Corid di Giannini deve decidere se andare con Segni e Alleanza democratica Da sinistra: Valerio Zanone, Claudio Barbesino, Marcello Pera e Francesco Mazzola
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