«Non nascondetevi dietro i poveri»

«Non nascondetevi dietro i poveri» Polemiche e minimum tax: scende in campo il ministro con un messaggio ad autonomi e commercianti «Non nascondetevi dietro i poveri» Goria ai negozianti: perfavore, buonsenso ROMA. Troppo rumore (e tante polemiche) sulla minimum tax. Così scende in campo personalmente il ministro delle Finanze, Giovanni Goria, che precisa gli obiettivi prefissati dal governo con l'introduzione del provvedimento. Ma è inflessibile con chi contesta: «Ciò che non può essere tollerato è il nascondere dietro i più sfortunati gli interessi dei più ricchi: per i poveretti veri, ovvero per coloro che in forza di condizioni oggettive e soggettive operano nella marginalità del sistema, le stime sono molto diverse e straordinariamente comprensive pur restando la possibilità di continuare a dichiarare quanto risulta dalla contabilità». E ancora: «Rispetto alle proposte del governo possono essere suggeriti molti miglioramenti, però ad una condizione: che gli artigiani, i commercianti e i professionisti propongano per i loro redditi valori che non offendano il buonsenso». Ed ora le precisazioni: «Nel caso di differenza tra quanto atteso e quanto dichiarato - sottolinea Goria - si prevede una forma di reazione dell'amministrazione finanziaria più automatica e incisiva: il tutto dando sempre al contribuente la possibilità di dimostrare che i coefficienti sono stati applicati male o anche che sono accaduti fatti straordinari che hanno inciso sulla redditività della sua impresa». Il ministro chiarisce poi di aver ricavato l'impressione «di una grande confusione» sul dibattito che si è aperto intorno al nuovo meccanismo di determinazione dei redditi delle piccole imprese e del lavoro autonomo. Inoltre rimarca la convinzione che «la gran parte di coloro che sono intervenuti non conosce (o non ha ben compreso) la proposta del governo». Goria fa quindi una ricostruzione delle iniziative prese da settembre in poi su questa materia. «Aderendo al suggerimento di molte tra le più importanti associazioni di categoria del lavoro autonomo - spiega - l'esecutivo assunse un'iniziativa nell'ambito dei cosiddetti coefficienti presuntivi dei ricavi già consolidati nel nostro ordinamento, affermando che tali ricavi non potevano in alcun modo risultare inferiori alla somma del contributo diretto lavorativo del titolare e dei suoi collaboratori familiari con i costi degli oneri deducibili rinvenibili nella contabilità. Tale nonna suscitò giudizi contrastanti, ma nessun sentimento di rivolta nonostante risultasse con assoluta chiarezza che il reddito avrebbe dovuto essere determinato in misura non inferiore al contributo lavorativo. Da allora ad oggi le novità sono due: il governo ha rese note le ipotesi quantitative sulle quali sta lavorando ed ha proposto un rafforzamento della norma già definita senza, in alcun modo, variarne la sostanza tanto che la previsione di gettito non è stata modificata neppure di una lira». Queste le novità alle quali si riferisce Goria: «Un'impresa senza dipendenti sconterebbe un contributo lavorativo del suo titolare (supponendo che abbia lavorato tutto l'anno, perché in caso diverso i valori sarebbero ridotti) tra i 18 e i 30 milioni. Se il contribuente è avanti con gli anni spiega ancora Goria - o è molto giovane, o è all'inizio della sua attività, si scende fino a 10-13 milioni. Considerando che si tratta di redditi lordi da imposta, significa che il reddito risultante come stipendio netto figurativo si collocherebbe tra i 24 e gli otto milioni. Nel caso di un'impresa con dipendenti, stimando una sua maggiore complessità e una maggiore professionalità del titolare, i valori vengono incrementati di circa il 20 per cento». Al riguardo, Goria precisa: «Se le cifre si ritengono troppo alte lo si dica con chiarezza proponendone però altre che indichino la capacità degli artigiani e dei commercianti di vivere con redditi inferiori». Ma intanto, mentre la polemica non accenna a diminuire, c'è già chi pensa all'eventualità di un'altra stangata. Quella in corso, secondo Beniamino Andretta, consigliere economico di Martinazzoli, darà risultati importanti ma non decisivi. Di qui la necessità di riperterla. [e. f.] Nella foto grande il ministro Goria A lato, da sinistra il direttore del Manifesto Parlato e il presidente della Confcommercio Francesco Colucci

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