«Papa Wojtyla si dimetterà entro due anni»

«Papa Wojtyla si dimetterà entro due anni» Il settimanale londinese fa i nomi dei successori: quotati anche i cardinali Biffi, Martini e Laghi «Papa Wojtyla si dimetterà entro due anni» 77 «Sunday Times»: è troppo malato per vincere la sfida dell'Islam LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il Papa, ormai vecchio e malato, intenderebbe ritirarsi entro un paio d'anni. Questa la clamorosa indiscrezione attinta in non individuati «ambienti vaticani» che raccoglie vistosamente il Sunday Times in un lungo servizio dedicato ai 14 anni di pontificato di Papa Wojtyla intitolato «Gli ultimi giorni di Giovanni Paolo II?». Per appoggiare la sua tesi, il settimanale si basa sulle voci raccolte la settimana scorsa a Roma da Catholic World Report e diffuse rapidamente negli ambienti religiosi anglosassoni. Che cosa ha dato la stura a quelle che per ora possono essere considerate solo come delle supposizioni? Catholic World Report aveva registrato le diffuse inquietudini sulle reali condizioni di salute del Pontefice sparse fra i partecipanti e gli osservatori nel recente viaggio papale a San Domingo. La conclusione sarebbe questa: per la prima volta dopo sette secoli, un Papa starebbe pensando seriamente a ritirarsi. Quando? Secondo la ricostruzione del Sunday Times attinta anche alle voci raccolte in «ambienti progressisti del Vaticano», il clamoroso ritiro potrebbe maturare anche nei prossimi mesi. E comunque entro un paio d'anni, tre al massimo, non appena il pontefice, oggi settantaduenne, raggiungerà l'età di 75 anni, che è la scadenza in cui si ritirano di norma i cardinali. Oltre alle condizioni di salute, vengono indicati altri motivi più propriamente religiosi e ideologici vengono anche citati per avvalorare questa tesi. In sintesi, il Papa potrebbe considerare esaurita la sua missione dopo il collasso del comunismo e la sua campagna di vibranti critiche espresse recentemente anche contro «il materialismo della società occidentale». Adesso, il «conservatorismo» di Giovanni Paolo II non verrebbe considerato come il mezzo più adatto per recuperare al cattolicesimo 200 milioni di ortodossi usciti dalla Chiesa cattolica dopo lo scisma di 450 anni fa, di riassorbire senza traumi «la teologia della libera¬ zione» latino-americana e i fermenti repressi seccamente dei circoli «liberal» cattolici. Ma soprattutto, il Vaticano dovrà confrontarsi nei prossimi anni con la crescente spinta e penetrazione dell'Islam. Di fronte a questa sfida, un papa vecchio e malato potrebbe essere tentato di passare la mano a un successore più giovane, più energico, più in sintonia con i tempi nuovi. E fra i «papabili» indicati dal Sunday Times primeggia il cardinale nigeriano Francis Arinze, presidente del Consiglio per il dialogo interreligioso, ma anche l'arcivescovo di Milano Martini, i cardinali Camillo Ruini, Pio Laghi e Giacomo Biffi, oltre al cardinale belga Godfied Daneels, arcivescovo di Bruxelles, e al cardinale Basii Hume, primate di Westminster. Paolo Patruno Papa Wojtyla Per gli inglesi «potrebbe dimettersi»

Luoghi citati: Bruxelles, Londra, Roma, San Domingo