«Buttiamo via questa tv peccatrice»
«Buttiamo via questa tv peccatrice» «Buttiamo via questa tv peccatrice» qp Parte la crociata, 500 mila firme per Scalfaro il condottierodei cattolici IPADOVA L suo pensiero? La vignetta di Clericetti pubblicata ieri dal quotidiano cattolico Avvenire: due bambini portano la tv nel bagno e dicono al papà: «Portiamo il televisore in gabinetto perché stasera c'é L'istruttoria di Ferrara». La spazzatura nel lavabo. La tv aggressiva nel water. La spada è sguainata. E lui, il crociato Luciano Lineette 46 anni, direttore della casa editrice cattolica // Carroccio, sta affilando la lama. Nuova battaglia in vista. L'anno scorso lanciò la fanteria cattolica in una campagna nazionale anti-bestemmia. Slogan: «Italiano perché bestemmi? Cristiano perché taci?». Ora arringa le truppe contro la tv pattumiera. Cinquecentomila firme subito. Lettere a tutte le famiglie, le associazioni, le parrocchie. Il mondo cattolico mobilitato. Fratelli, ora basta: di «sesso, volgarità e violenza» abbiamo pieni gli schermi. Cinquecentomila firme da spedire al j presidente Scalfaro e al ministro | della Giustizia Martelli. Lo sloj gan: «Sos famiglia», pensiamo ai nostri figli, rivediamo le leggi, di degrado si può anche morire. Volete portare la tv in sacrestia? i «Vogliamo toglierla - risponde I Lincetto - dal... bagno, sporco, 1 nel quale tuttora si trova». E' così peccatrice la tv? | «Sì: spettacoli squallidi, telegiori nali a senso unico, nessun rispetto per i giovani». Spettacoli squallidi? «Blob: lo sberleffo contro tutto, i l'insulto, ti fanno vedere un po1 vero cadavere su una piazza e ' subito dopo uno che ridacchia. E i signori che ce lo propongono passano per intelligenti». Se non le piace Blob, perché I non spegne il televisore? i «Giusto. E' come quando inconI tri per la strada uno che ride di un poveraccio o fa gli sberleffi a un vecchio: se non vuoi vedere! ti giri dall'altra parte». Che cosa vuol dire? «La morale non è un elastico che si tira. 0 c'é o non c'é». Quindi lei boccia anche «Striscia la notizia» e «Paperissima»... «Ho visto sabato Emilio Fede a Paperissima che si divertiva a dire parolacce: bello spettacolo». Che cosa pensa quando vede queste cose? «Una cosa molto semplice: che chiunque avesse pianificato la distruzione delle coscienze non sarebbe riuscito a combinare i guasti della tv». Perché ce l'ha coi tg? «Che cosa ci raccontano? Soltanto mafia, corruzione, violenza e camorra. Ma è solo questa l'Italia? No signori: questa è una piccola, minima parte dell'Italia. E l'altra? E la gente che lavora, risparmia, la gente che vuole il bene, dov'è? Non la vedono i telegiornali?» Lei è cattolico. E il Tgl Bai, il tg democristiano, non è anche cattolico? «Non confondiamo la lottizzazione con il cattolicesimo. La Rete uno è de, la Rete due psi, la tre del pds. Le etichette sono tante ma la minestra è una sola». Quale? «Un laicismo v doto di valori e irrispettoso di tutto. Una povertà intellettuale fatta solo per lasciare spazio ai telepredicatori». I Funari? «Lui e quelli come lui. Li presentano come eroi che difendono la morale. Ma gli eroi pagano di persona e non guadagnano miliardi con la morale-spettacolo». II direttore generale della Rai, Gianni Pasquarelli, è un cattolico... «Già. Ma mi chiedo cosa possa fare davanti al marasma della Rai». Non c'é speranza? «Ci vuole una bella scossa: per questo raccogliamo le firme». Chi assolve in tv? «Ci sono anche cose buone: mi piacciono Scommettiamo che, l'ispettore Derrick, ho rivisto volentieri i film di Totò». E Samarcanda? «Trasmissione pilotata. Era "rossa". Ma poteva essere nera, bianca, verde o grigie con lo stesso risultato: se sulle piazze fai parlare solo i tuoi, avrai sempre ragione». Perché vi rivolgete a Scalfaro? «Perché è il Presidente della Repubblica». Non perché lo sentite come uno dei vostri? «No: se fosse Occhetto il capo dello Stato, ci rivolgeremmo a lui». Per chiedere che cosa? «Regole e protezione per i giovani». Protezione da che? «Dagli spot mandati in onda du- rante gli spettacoli per i ragazzi. Spot che parlano solo d; successo, denaro, vacanze, non uno che dica che si può vivere senza la schiavitù degli oggetti o che il bene non si identifica con una marca di pantaloni». Ha nostalgia della tv Anni Cinquanta? «Vorrei una tv più pulita. Una tv dove nei programmi per i ragazzi il presentatore non dicesse "non me ne frega niente", ma "non mi importa". Non dicesse "casino", ma "confusione". E' chiedere troppo?». Mauro Anselmo «Blob? Squallido I tg? Nessuno si salva» Luciano Lincetto, direttore della casa editrice «Il Carroccio»
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