Scappa con i soldi dei condomini di Gianni Bisio
Scappa con i soldi dei condomini Un amministratore sottrae un miliardo in 24 stabili: denunciato alla Procura Scappa con i soldi dei condomini Egli inquilini devono pagare due volte le bollette Se hanno voluto accendere i termosifoni, ieri l'altro, i 27 condomini di via Petrarca 5 e 7 sono stati costretti a fare un nuovo contratto con l'Italgas e hanno dovuto concordare un piano di rientro per le bollette emesse da dicembre '91 ad aprile '92 - 32 milioni, mora compresa - mai pagate dall'amministratore dello stabile, che pare abbia incassato dai proprietari le rate del riscaldamento. Subito dopo, però, assistiti da un legale, sono andati alla Procura della Repubblica a sporgere denuncia per appropriazione indebita contro l'amministratore: è Giacomo Capelli, 61 anni, residente in via Celimi 2, con studio - oggi «chiuso per malattia», come avverte un cartello in via Nizza 141. Non è stata una sorpresa apprendere che già altri 24 condomini sparsi per la città,, tutti amministrati dal Capelli, si erano rivolti alla magistratura con denunce simili: soprattutto bollette Italgas non pagate, ma anche mancati versamenti di con¬ tributi previdenziali per le portinerie e di premi assicurativi per gli stabili e, in qualche caso, sparizione di fondi accantonati per spese impreviste e urgenti (ad esempio 9 milioni per via Petrarca 5 e 7). Quanti soldi sono spariti in questo modo nel breve volgere di 8-9 mesi? Svariate centinaia di milioni, qualcuno azzarda oltre il miliardo. I conti bancari del Capelli (al San Paolo e alla Banca di Novara) sono prosciugati da tempo. Il 10 settembre, pressato dai solleciti, aveva promesso, con uno scritto, ai condomini di via Petrarca, di «regolarizzare» il sospeso Italgas «entro il mese». Non l'ha fatto ed è sparito. Lo avrebbero visto a Montecarlo. A Torino risulta «nullatenente». Molti condomini contestano anche il modo d'agire dell'Italgas, che, secondo loro, con le sue lente procedure avrebbe finito per facilitare il disegno del Capelli: «L'amministratore non pagava da gennaio - dicono - e l'Italgas si è fatta viva con sette di noi, scelti a campione, solo a metà luglio dopo tre bollette non pagate, quando lo scoperto era già di 29 milioni. Poi a settembre ci hanno piombato il contatore, senza neppure dircelo: prima, per riallacciarci, hanno preteso un impegno al pagamento del debito entro il 20 novembre, poi dopo molte insistenze siamo arrivati al 31 gennaio. Perché Acquedotto e Enel, più correttamente, ci hanno avvertito già dopo la prima bolletta non pagata, in modo che noi potessimo comportarci di conseguenza?». Giacomo Capelli, che amministrerebbe una cinquantina di case in Torino, è iscritto da anni all'Anai (Associazione nazionale amministratori immobiliari), alla quale si sono rivolti i suoi sfortunati clienti: «Abbiamo deciso la sua radiazione immediata - dice il presidente, Antonio Maria Dattilo, piuttosto scosso dalla vicenda - e siamo a disposizione di chi vorrà venire da noi non solo per vedere come rientrare del denaro perso, sulla base di un'assicurazione che abbiamo stipulato per i nostri soci in relazione a questi spiacevoli fatti, ma anche per avere un'immediata assistenza per riportare alla normalità le amministrazioni condominiali e verificare i conti passati». Dattilo, dopo aver raccolto le prime voci sul singolare comportamento del Capelli, lo aveva invitato a passare in associazione: «Vengo e vi spiego, mi aveva risposto una decina di giorni fa, dopo molte insistenze sulla sua segreteria telefonica». Ma alla sede dell'Anai non l'hanno ancora visto adesso. Gianni Bisio Il presidente degli amministratori Dattilo: «Abbiamo deciso di radiare subito Capelli»
Persone citate: Antonio Maria Dattilo, Capelli, Dattilo, Giacomo Capelli
Luoghi citati: Montecarlo, San Paolo, Torino
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