Una donna per il tricolore di Cristiano Chiavegato
Una donna per il tricolore AUTOMOBILISMO A MONZA Nannini vince la gara ma il titolo Superturismo va a Larini Una donna per il tricolore Tamara Vidali in testa nel Turismo MONZA DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Nannini fa poker aggiudicandosi la quarta vittoria stagionale. Nicola Larini si piazza invece al quarto posto, ma si aggiudica il campionato italiano Superturismo. Un en-plein per l'Alfa Romeo che quest'anno ha fatto debuttare la 155 Gta e non ha lasciato spazio ai rivali. Una vettura da quasi 400 CV a quattro ruote motrici, che ha dimostrato in pista le stesse doti che la Lancia Delta integrale continua a far brillare nel Mondiale Rally. E' stata una gara bella, disturbata da una pioggia battente. Larini è andato in testa inseguito da Nannini. I due toscani hanno lottato a distanza ravvicinata fino a quando il primo, nel superare un doppiato, si è visto chiudere la porta in una chicane ed è finito in testa coda, costretto poi a recuperare per ottenere quel quarto posto che gli bastava per ottenere il titolo a scapito di Giorgio Francia, che pure si è classificato al secondo posto, alle spalle di Nannini e davanti a Tamburini (tutti su Alfa 155). Alla fine si è visto un Alessandro felicissimo e un Nicola infu| riato, tanto da minacciare che oggi nella seconda e ultima manche di questa ultima prova, farà di tutto per vincere. Nannini prima di passare in testa ha anche usato un trucco che la leg¬ genda attribuisce a Nuvolari in una lontana Mille Miglia: ha spento i fari per non farsi vedere dal rivale mentre stava recuperando. Lo stratagemma si è rivelato inutile, visto che Larini è incappato nella disavventura già descritta. Nella corsa di ieri, comunqe, l'attenzione era puntata su due personaggi particolari: Luca Cadalora, campione del mondo classe 250 di motociclismo, che debuttava con un'Alfa del Martini Racing, e Tamara Vidali, per la prima volta alla guida di una delle potenti vetture milanesi del Jolly Club. La pioggia li ha messi un po' in difficoltà: Cadalora, dopo un testa-coda si è piazzato 11°, mentre la ragazza ha ottenuto il ventesimo posto dopo una sosta ai box e un'uscita di pista, quando si trovava in settima posizione. Proprio Tamara Vidali oggi potrebbe scrivere una pagina nuova nella storia dell'automobilismo italiano: gareggiando nella categoria NC con la sua Alfa 33 QV avrà la chance di vincere, prima donna da sempre, il titolo nazionale turismo. «In effetti - dice la trevigiana (è nata a Oderzo il 18 febbraio 1966) - ho due punti di vantaggio su Sigala e potrei farcela. Una grandissima soddisfazione per me, perché dopo il ritiro della Bernardoni sono l'unica ragazza del gruppo di concorrenti». C'è un gusto particolare, chie¬ diamo, a battere gli uomini al volante? «No - risponde la fanciulla, bionda, minuta, carina e gentile - perché mi considero un pilota come gli altri. All'inizio c'era un po' di diffidenza nei miei confronti. Per parecchio tempo hanno protestato, sono arrivati a dire che la mia vettura doveva essere iscritta in un'altra categoria perché andavo troppo forte. Poi si sono abituati, mi stimano, mi vogliono anche bene. Quest'anno ho vinto sei volte». Come si comincia una carriera da donna-pilota? «Per passione. Da ragazzina nuotavo, ma i miei due fratelli maggiori guidavano i kart. Mi è piaciuto imitarli e sono andata bene, arrivando ad un sesto posto in un mondiale juniores. Poi mi hanno offerto di guidare una vettura da rally: un disastro, non arrivavo mai in fondo. Ma qualcuno ha capito che avevo il piede pesante sull'acceleratore e mi ha spinta ad andare avanti. Ed eccomi qui». Sogni per il futuro? «Passare a guidare vetture più potenti. E poi chissà, forse qualche gara in monoposto. Ho conosciuto da giovane, proprio nei kart, Ayrton Senna. E' lui il mio idolo. Ma la cosa che mi inorgoglisce di più è di essere nata lo stesso giorno di Enzo Ferrari, il 18 febbraio. Speriamo che mi porti buono, altrimenti mi rassegnerò a fare l'architetto». Cristiano Chiavegato
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