Premafin di F. P.

Premafin Premafin Top manager è indagato MILANO. Salvatore Ligresti e le sue società ancora nel mirino dei giudici di «Mani pulite». E il manager Fiat Enzo Papi rivela ai magistrati gli accordi tra de e psi per le tangenti a Lecco. Ligresti ora è sotto inchiesta anche per la vendita di due palazzi al ministero delle Finanze. In cella è già finito un direttore generale del ministero, Carlo Maraffi. Le indàgini, sono estese anche a Luciano Betti, amministratore delegato di Premafin, la finanziaria del costruttore. Obiettivo Ligresti anche per la polizia che sta accertando irregolarità emerse su un terreno (3100 metri quadrati) alla periferia di Milano. Per un accordo del 1959 l'area sarebbe di proprietà del Comune, ma l'atto non venne mai registrato. Sul terreno ci sono tre villette affittate. I proventi finiscono tuttora nelle tasche delle società che risultano proprietarie dell'area. Sono collegate a Ligresti? Con i giudici di «Mani pulite» ha parlato a lungo Enzo Papi, il dirigente della Cogefar Impresit inquisito per le tangenti pagate dall'azienda del gruppo Fiat sugli appalti per l'ospedale di Lecco. Si tratta di 1 miliardo e 850 milioni divisi tra Frigerio e Golfari della de e Polverari e Moroni (morto suicida) del psi. Contro i parlamentari Polverari, Golfari e Citaristi la procura ha chiesto l'autorizzazione a procedere. [f. p.]

Luoghi citati: Lecco, Milano